M5S, Conte fa finta di non vedere la rivolta interna: “Penso solo al processo costituente”
«Sto pensando al processo costituente del Movimento 5 Stelle, che sta andando benissimo...». Più volte avvicinato dai giornalisti in Transatlantico alla Camera, dopo aver incontrato prima la segretaria del Pd Elly Schlein, e poi i leader di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, Giuseppe Conte dribbla le domande sulla lettera di fuoco vergata da 11 ex parlamentari del Movimento 5 Stelle in difesa di Beppe Grillo. Allarga le braccia e lancia un’occhiata in alto augurando «buone vacanze», il leader M5S, quando gli viene chiesto, poi, se fosse preoccupato per l’addio del senatore Antonio Trevisi, passato nelle file di Forza Italia.
"Egoismo, orgoglio e stupidità", scoppia la faida M5s: assalto a Conte
Consigli da Schlein su come gestire le correnti nel partito? «Noi non abbiamo correnti - assicura - abbiamo un altro modello». Con i partner del centrosinistra «ci siamo solo salutati», si limita a dire Conte. Fratoianni invece entra più nel dettaglio: «Abbiamo discusso con Conte di come coordinare in modo più stretto il nostro lavoro. Il tema è quello che è stato già squadernato: è necessario costruire un’alternativa alla destra...». Anche Bonelli riferisce che al centro del colloquio con il numero uno dei 5 Stelle c’è stata «l’urgenza di serrare i rapporti tra di noi in prospettiva della costruzione di un’alleanza che metta al centro un programma che non produca gli errori del passato. Se oggi il centrosinistra sta all’opposizione, questo ha anche una natura di origine programmatica che viene da lontano». Convitato di pietra il leader di Iv Matteo Renzi, al quale Fratoianni lancia un messaggio: «La politica non è una partita di calcio, per di più di beneficenza...».
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