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5stelle, aria di scissione: "Due partiti". I fedeli di Grillo sfidano l'ala contiana

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Un'estate calda, per il Movimento 5 stelle alle prese con lo scontro tra i fondatore Beppe Grillo e l'attuale presidente Giuseppe Conte. C'è maretta tra i gruppi parlamentari. Secondo un retroscena del Corriere della sera una ventina di esponenti M5s sono sul piede di guerra dopo l'annuncio della Costituente 5 Stelle, l’assemblea per riformare il programma, indetta a inizio ottobre senza consultare gli eletti. "La nostra paura è quella di assistere a una replica degli Stati generali, il cui esito alla fine è stato totalmente disatteso", affermano i parlamentari ribelli che pongono dubbi sulla scelta della società chiamata a organizzare l'evento, la stessa degli Stati generali: "Sono state sondate diverse società? Che dice il tesoriere al proposito?".

 

I grillini sono in fibrillazione. Ma l'ala contiana bolla i loro sospetti come "ridicoli" e rivendica il "grande processo innovativo" che sarebbe in corso nel Movimento. Rassicurazioni che non evitano ai dissidenti di agitare l'eterno spauracchio, quello della secessione. Tra i 5 Stelle "c’è chi profetizza due partiti: "Uno con un simbolo tutto da inventare, l’altro con un nome ma con pochi volti", si legge nel retroscena mentre Paolo Becchi, ideologo M5s della prima ora, fa notare, che Grillo si è accorto che Conte sta portando il Movimento in un vicolo cieco. 

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