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Governo, il bilancio di Meloni: “Impossibile fare di più”. E attacca la sinistra: feroci contro le riforme

"Soddisfatta" di quanto fatto sin qui, "determinata" ad andare avanti alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva. Giorgia Meloni si concede, sulle pagine di 'Chi', un bilancio prima delle vacanze. "Non avrei potuto fare di più - dice -. Stiamo risolvendo molti problemi, ma molti altri vanno ancora risolti". La premier rivendica quanto fatto sin qui: "L'Italia oggi è più stabile, più centrale, più rispettata nel mondo", "abbiamo avviato riforme attese da decenni", dice ricordando il ddl sul premierato, la riforma della giustizia, l'autonomia differenziata, la riforma del fisco. "Tutte riforme contro le quali le forze che vogliono conservare lo status quo, ovvero i loro privilegi, stanno mettendo in campo una opposizione feroce - attacca - Penso che gli italiani capiscano il perché".

 

  

 

La leader di Fratelli d’Italia accusa poi "la sinistra" di "incolpare" lei "di qualsiasi cosa", dal centenario della marcia su Roma alla strage di Bologna (dopo la recente polemica, lo scorso due agosto con il presidente dei familiari delle vittime Bolognesi) e difende la sua scelta di aver portato la figlia Ginevra con sé in Cina in occasione della visita di Stato. "Mi fa sorridere che certe persone si ritengano moralmente così superiori da poter insegnare a una madre come crescere la propria figlia. Io invece penso che ogni mamma sappia cosa sia meglio per la sua prole e debba scegliere in libertà. Ma c'è di più - sottolinea Meloni - è anche una sfida culturale che riguarda tutte le donne: penso che, se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro", aggiunge prendendo di mira chi "pensa di difendere i diritti delle donne con battaglie tipo farsi chiamare 'la Presidenta'”.

 

 

La premier bolla come destituite di fondamento, poi, le presunte frizioni con Marina e Pier Silvio Berlusconi: “Sono settimane che si cerca di raccontare una sostanziale insofferenza di Marina e Piersilvio Berlusconi verso il governo, ma non è la realtà che vivo io. Ho rapporti con entrambi, stimo entrambi, e non li considero persone ostili. È quello che vorrebbe la sinistra, una delle sue tante speranze che non si realizzeranno", taglia corto. Dopo il Consiglio dei ministri di domani, insomma, la premier si godrà un periodo di vacanza ("quest'anno penso di dovermi imporre qualche giorno di riposo, più del solito", confida). Con lei, oltre alla figlia Ginevra, ci sarà anche Andrea Giambruno. Con lui, racconta, anche se "la separazione è definitiva", il rapporto "è rimasto buono". "Faremo tutti e tre anche qualche giorno di vacanza insieme con un gruppo di amici e i loro figli. Per Ginevra. Ma anche perché siamo ancora amici e ci vogliamo bene".