tutti in tribunale

Mollicone reagisce: “Campagna di sputtanamento”. Volano gli stracci con Il Foglio: si finisce in tribunale

Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Cultura della Camera, in un post su X risponde all’articolo che «Il Foglio» gli ha dedicato oggi. «Gaffe, strapotere, polemiche, assenteista in commissione Cultura. Ritratto di Federico Mollicone, il Toninelli di Meloni», il titolo del pezzo. In un messaggio indirizzato al direttore Claudio Cerasa, scrive: «Continua la campagna di sputtanamento del Foglio, che, invece di riportare l’attività politica e parlamentare del sottoscritto, ricorre al solito dileggio, che tra l’altro, per una singolare eterogenesi dei fini, fa ridere ma non per il motivo che pensa il giornale, ma perché sembra una redazione di adolescenti irrisolti che si tirano i cartoccetti e fanno battute oscene tra di loro. Nell’ultimo articolo il vostro redattore ha dimenticato di citare i numeri della VII Commissione di cui sono orgogliosamente Presidente: dall’inizio della legislatura abbiamo concluso l’iter di 14 atti legislativi in sede referente, approvando ben 4 proposte di legge in sede legislativa - la quinta sarà approvata in questa settimana (ormai ci chiamano un piccolo Parlamento) - e abbiamo poi approvato 10 Risoluzioni, 43 pareri su atti del Governo e 90 pareri in sede consultiva».

 

  

 

«A mia prima firma - prosegue Mollicone - è stata approvata all’unanimità la legge più avanzata in Europa (con plauso scritto della Commissione europea) contro la pirateria digitale (editoria, audiovisivo e sport) e sempre a mia prima firma abbiamo introdotto per la prima volta nell’ordinamento una normativa organica sulle rievocazioni storiche e una delega al governo per salvaguardare i beni culturali immateriali, legge che presto sarà approvata in seconda lettura al Senato. Approveremo presto la legge su ‘Italia in scena’, per una gestione più efficiente del patrimonio museale pubblico e privato secondo il principio della sussidiarietà. L’accusa di assenteismo, dato il mio ruolo di Presidente di Commissione, è assolutamente infondata e ridicola come tutto il pezzo diffamatorio. Ho presieduto per 141 volte su un totale di 226 sedute della Commissione. Mentre i due vice-presidenti presiedevano il restante 20%, ho svolto missioni che fanno parte dei miei doveri di carica istituzionale e che lapalissianamente non sono assenze ma lavoro parlamentare».

 

 

«Penso, quindi - scrive Federico Mollicone - che la continua perdita di copie vendute (non è dato sapere quante siano vista la totale assenza di rilevazione ma i bene informati dicono meno di 2000 con più di 2 milioni di finanziamento pubblico) possa dipendere pure da questo vostro ‘stile’. Da ex fogliante convinto, esprimo solidarietà al fondatore, ex-comunista ora liberale di cui da sempre affascina l’intelligenza, per il fatto che il giornale sia diventato il ‘Foglio di Rep’ e caratterizzato da questo stile giornalistico a metà tra i film di Alvaro Vitali e Lino Banfi. Onore sempre alla loro comicità pop, ma non alla vostra. P.S. Aggiungerò anche questo pezzo all’ultima rassegna diffamatoria che discuteremo nell’aula del tribunale a dicembre. Sono costretto a replicare qui perché, in spregio a qualsiasi codice deontologico e norma sulla stampa, non avete mai pubblicato le repliche e le rettifiche che vi ho mandato nel corso del tempo. Adesso ridete su questo. Un caro saluto...», conclude il deputato.