tensione alle stelle
M5S, “né visti né sentiti”. Gelo totale tra Conte e Grillo sul rilancio del partito
«Con Grillo abbiamo visioni diverse sullo svolgimento dell’assemblea costituente, ma ora dobbiamo concentrarci su questo processo. È arrivata l’ora di rilanciare la nostra azione politica, di reagire a un contesto di disimpegno e di disaffezione dei cittadini. Tutto ciò non si può fermare». Parola di Giuseppe Conte che, in un’intervista al Corriere della Sera, parla dei suoi rapporti con il cofondatore del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo. «Non ci siamo né visti né sentiti. Ma non ho alcun problema a farlo».
Quanto al futuro del Movimento, Conte spiega: «Adesso bisogna andare oltre la democrazia diretta. Per coinvolgere i cittadini non basta più chiamarli a votare su un quesito predisposto dall’alto, serve farli partecipare anche nella fase della proposta e della discussione». Cambierete nome? «Decideranno i cittadini che parteciperanno al nostro processo se questo è un tema da mettere sul tavolo. Non dipende da me, ma dalla nostra comunità. Non ci sarà alcuna intermediazione politica da parte mia e dell’attuale vertice politico. Non sarò io a indirizzare questa rifondazione decidendo di che cosa si deve o non si deve discutere. Si deve svolgere tutto senza indebiti condizionamenti dall’esterno. Quindi sì, se la questione sarà posta la voteremo», sottolinea il leader M5s.
E il tetto ai due mandati? «Idem», la replica. Infine, Conte si esprime sulle alleanze: «Il nostro obiettivo è mandare a casa questo governo disastroso e portare avanti un progetto politico di grande qualità sia per contenuti sia per alleanze. Diciamo che siamo al centro dello schieramento progressista. Nel senso che siamo centrali. Di Renzi ormai non mi stupisce nulla», replica Conte. «Per battere Meloni servono progetti seri e compagni di viaggio affidabili. Per noi è imprescindibile l’etica pubblica, che rimarrà sempre al centro al centro della nostra azione politica. Possiamo progettare solo con chi nei fatti e nei comportamenti dimostra di condividere questo principio».