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Politica, sempre più Forza Italia Viva: tre renziani pronti a raggiungere Tajani

Aldo Torchiaro
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«Siamo l’unico partito liberale e riformista, la casa del centro è Forza Italia», ha detto Antonio Tajani. E il portavoce azzurro Raffaele Nevi, al Tempo, ha affondato il colpo, rivolgendosi a renziani e calendiani: «Accogliamo a braccia aperte chi proviene dalle esperienze centriste». Da Italia Viva sono dati in avvicinamento almeno tre parlamentari. E due da Azione. La deputata Naike Gruppioni, il cui nome era circolato in questi giorni, da noi raggiunta, non conferma né smentisce. Era entrata alla Camera con Azione, poi è passata a Iv e ora potrebbe approdare tra gli azzurri. Nel partito di Renzi d’altronde è un tutti contro tutti. Se non sarà convocato un congresso di chiarimento della linea, Luigi Marattin, che ha intanto lanciato una petizione online per un reset parallelo dei gruppi dirigenti di Azione e Italia Viva, e una fusione tra loro per dare vita a un soggetto unitario, è pronto a dare l’addio a Italia Viva. Il leader ha scelto il centrosinistra, dopo la batosta elettorale delle europee, senza confrontarsi con dirigenti e militanti. Che non l’hanno presa benissimo.

 

 

Un documento piuttosto articolato è stato sottoscritto, su iniziativa di Filippo Campiotti, presidente milanese di IV, da quasi 300 dirigenti di tutti i livelli, locali, regionali e nazionali: si chiede la convocazione di un congresso per decidere la linea da tenere, ma anche il ricambio del gruppo apicale. Sono, mal contati, il 25% dei dirigenti di IV. E il loro non è l’unico documento che circola. Più di 90 giovani attivisti e amministratori locali under 35 hanno indirizzato una lettera-appello al partito per far sentire la voce dei ragazzi delle scuole di formazione “Meritare l’Europa”: «Bisogna ridare la parola agli iscritti con un congresso dopo il cambio di posizionamento deciso in solitudine da Matteo Renzi, verso un’alleanza con il campo largo da subito, un mandato diverso da quello del congresso di ottobre 2023, centrista e terzopolista». Alla testa dei giovani dissidenti c’è il triestino Emanuele Cristelli, 29 anni, membro dell’assemblea nazionale: «Ciò che contraddistingue l’appello dei giovani di IV, è proprio la conclusione: 'Vogliamo fare politica per qualcosa, non contro qualcuno'. Speriamo che anche tu, Matteo, sia ancora dello stesso avviso».

 

 

«Una fronda», ha provato a minimizzare qualcuno. Ma Raffaella Paita, coordinatrice del partito, è stata costretta ad aprire: «Nella prossima Assemblea nazionale chi vorrà potrà mettere in votazione la proposta di indire il congresso». Renzi prova a guardare avanti e preannuncia di lavorare alla delegazione di IV che tratterà sul programma con il centrosinistra. A dargli una doccia gelata è stato ieri Goffredo Bettini: «Bene aprire ai centristi, ma non pensiamo che Renzi voglia dare le carte. Serve un soggetto liberale ampio». Forse un nuovo giro di boa è dietro l’angolo. E Forza Italia è lì, pop-corn in mano.

 

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