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Italia Viva, spunta la lettera dei dirigenti a Renzi per chiedere il Congresso

Aldo Torchiaro
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La lettera di Matteo Renzi al nostro giornale non è passata inosservata. Però ha provocato, a giudicare dalle reazioni, l’effetto opposto a quello che si era prefissato. Per la prima volta il leader è contestato con una certa forza dai suoi stessi sostenitori. Tutto nasce lo scorso 19 luglio, quando Renzi ha innestato la retromarcia lasciando perplessi anche i suoi fedelissimi. Pochi mesi prima il fondatore di IV aveva dato alle stampe il suo ultimo pamphlet, "Palla al centro", dove illustrava la necessità di costruire un centro moderato «opposto alle opposizioni». Ed ecco il contrordine, vergato di suo pugno per Il Tempo: «Le Europee hanno dimostrato che il Terzo polo è irrilevante. E se lo è in una competizione con il proporzionale, immaginatevi cosa potrà accadere in uno scontro a due col maggioritario», ha detto scrivendo al nostro giornale. Per poi concludere: «Noi di Italia Viva abbiamo scelto di stare con il centrosinistra, in modo trasparente». Ma in molti in Iv non sapevano dell'alleanza con il Pd di Elly Schlein..

 

 

C’era stata, dopo la débacle delle Europee, una riunione in cui su Zoom si erano fatte analisi diverse e lanciato ipotesi aperte. Già in quella sede molti avevano chiesto di andare a un congresso per definire la rotta. Matteo Renzi ancora a giugno lo aveva assicurato. Aveva chiesto un impegno straordinario per il tesseramento in vista del congresso da farsi «in autunno». Poi, deve averci ripensato. L’assise – dove stabilire la collocazione del partito – è diventata una opzione, poi definita non necessaria. Luigi Marattin ha mosso per primo i suoi rilievi. «Se si vuole cambiare la linea adesso, come si fa non discuterne in un nuovo congresso? Pare invece che non si voglia fare e questo è un indizio che i partiti sono diventati proprietà privata dei singoli. Se questa forzatura andasse avanti, ne prenderei atto insieme a tanti altri», ha dichiarato ieri il deputato di Iv. Insieme a Enrico Costa di Azione ha lanciato una petizione online, su Change.org, che ha superato in pochi giorni le 7.000 firme. E la novità di ieri è che alla spinta di Marattin si va ad aggiungere quella presa per iniziativa di decine di giovani dirigenti di Iv, sbalorditi dal cambio repentino di strategia politica.

 

 

Sul sito www.congressoperiv.com hanno raccolto centocinquanta adesioni da dirigenti ed eletti di Iv: nel documento viene chiesto un congresso entro l’anno. Renzi non ha risposto, ma lo ha fatto la coordinatrice nazionale, Raffaella Paita: «Massima disponibilità al confronto democratico. La lettera è un segno di ricchezza e vitalità del dibattito interno. L'assemblea sarà la sede per confrontare le idee ed eventualmente convocare il congresso».

 

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