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Nato, lo sgarbo sul Rappresentante del Fronte Sud non va giù a Tajani

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Dopo Guido Crosetto anche Antonio Tajani non nasconde il proprio disappunto con i vertici della Nato. «La figura di un Rappresentante speciale della Nato per il Sud è stata fortemente voluta dall’Italia che si è impegnata molto, eppure il Segretario generale uscente della Nato Stoltenberg ha scelto uno dei suoi vice, lo spagnolo Colomina. La carica è stata affidata senza nemmeno consultarci», le parole del ministro degli Esteri in audizione alle commissioni riunite Esteri di Camera ed Esteri e Difesa del Senato. 

 

 

«Non ha aspettato le nostre proposte. Legittimamente, formalmente non si può dire nulla, ma politicamente non è un modo positivo di procedere, è un modo un pò originale», ha riferito Tajani in risposta ai deputati e senatori che hanno chiesto se c’era un accordo in merito a questa nomina. «Nessun accordo, è stato tutto fatto all’ultimo, rapidamente. Siamo stati delusi per questa scelta, anche per il capitale di credibilità ed equilibrio di cui il nostro Paese gode nella regione e non si può dire lo stesso di altri alleati», ha commentato il capo della diplomazia italiana. Precisando che si tratta dell’inviato del Segretario generale uscente, Tajani ha precisato che il prossimo, Mark Rutte, potrebbe anche decidere di nominarne un altro, auspicando una «scelta più attenta anche alle richieste e all’impegno italiano». 

 

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