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Calenda e l'apertura di Renzi a Schlein: “Fa ridere, capace di allearsi con nazisti o leninisti”

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“Non è il nostro percorso”. È abbastanza netto il leader di Azione, Carlo Calenda, nell’intervista a RTL 102.5, che commenta le aperture di Matteo Renzi a nuove alleanze nel centrosinistra (come raccontato sulle pagine de Il Tempo), a partire da quelle con Elly Schlein e Giuseppe Conte. Queste le bordate dell’ex ministro: “Fa ridere, ho iniziato la legislatura con Renzi che diceva di voler fare il partito dei liberaldemocratici, faceva votare Ignazio La Russa nella prima sessione del Senato, poi si proclamava erede di Silvio Berlusconi, poi andava con Emma Bonino e, subito dopo le elezioni politiche, diceva che va bene con i 5 Stelle. Questo è il modo di fare politica di Matteo. È una persona intelligente e abile, ma se deve allearsi con i nazisti dell'Illinois o con i marxisti-leninisti, lo fa”. 

 

 

“Non è il nostro percorso - evidenzia il numero uno di Azione, partito del fu Terzo Polo - noi cerchiamo di fare ciò che riteniamo utile per il Paese. Io credo che l'Italia stia collassando e non riesca a produrre nulla. Su sanità, salari e scuola, che sono i temi fondamentali, è prigioniera di uno scontro fra destra e sinistra. Quello che gli italiani vedono tutti i giorni è una finzione, che serve a mantenere meno della metà degli elettori che va a votare senza produrre nulla. Noi siamo nati per cercare di cambiare questa situazione, altrimenti il Paese non si salva”.

 

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