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Toti, la Giunta della Liguria è pronta a chiedere l'intervento della Corte Costituzionale

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“Sul caso Giovanni Toti la Regione Liguria sta valutando di rivolgersi alla Corte Costituzionale per un conflitto di attribuzione così da mettere la parola fine all’ennesimo clamoroso contrasto ‘politica-magistratura’”. Così scriveva Luigi Bisignani in un articolo per Il Tempo (edizione del 30 giugno) e oggi il Corriere della Sera rilancia la notizia, evidenziando che “la Giunta regionale della Liguria vuole chiedere l’intervento della Corte costituzionale perché dal 7 maggio è stata privata del suo rappresentante con gli arresti domiciliari di Giovanni Toti che, di fatto, è stato ‘interdetto’ dalla sua carica di Governatore nonostante la legge non lo consenta durante le indagini preliminari”. 

 

 

Negli scorsi giorni anche il tribunale del Riesame ha detto no alla revoca degli arresti domiciliari e ora la carta della Consulta è tornata ad essere discussa tra gli assessori liguri. “Il ricorso, che non ha tempi brevi, solleverebbe un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, tema che dopo l’arresto è stato ventilato dal giudice emerito della Consulta Sabino Cassese in un parere che è stato depositato dalla difesa al Tribunale del riesame. Uno degli argomenti potrebbe riguardare l’articolo 289 del codice di procedura penale prevede espressamente che non sia possibile sospendere il pubblico ufficiale dalla carica elettiva, cosa che però avviene di fatto con un arresto”, la spiegazione del quotidiano. Il prossimo passo è che la Giunta deliberi l’affidamento dell’incarico ad un costituzionalista. Continua la battaglia a difesa di Toti: il centrodestra non ha alcuna intenzione di mollarlo.

 

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