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Fratoianni, l'affitto per le sezioni romane non pagato sbarca alla Camera

Tommaso Manni
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La sinistra, con i soldi ricevuti da Soros, paghi gli affitti per le sezioni capitoline di Sinistra Italiana. È la proposta di Fratelli d’Italia, che porta in Aula quanto denunciato su queste colonne. Il deputato Antonio Baldelli, infatti, presenta un’interrogazione sulle morosità, circa 420mila euro, che il partito ha nei confronti dell’Ater, l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica, che fa capo alla Regione Lazio.

LE MOROSITÀ NEI CONFRONTI DELL’ATER - Secondo quanto riportato da «Il Tempo», in un articolo a firma di Edoardo Sirignano, solo per la sede di via Zabaglia, quella di Testaccio, il credito ammonterebbe a circa 102mila euro. Ragione per cui l’esponente della forza politica, guidata da Giorgia Meloni, chiede un chiarimento rispetto ai soggetti coinvolti: «Era il 24 aprile – dichiara - quando chiedevo a chi di dovere di far luce sui finanziamenti erogati dal banchiere ungherese, naturalizzato statunitense, tra cui spiccava quello dato al segretario di Avs, che avrebbe ricevuto oltre 110mila euro. Motivo per cui sorge un interrogativo legittimo: perché questi fondi non sono stati utilizzati per risarcire gli enti o i proprietari morosi. Per cosa sono stati utilizzati questi soldi?».

 

 

IL DEBITO CON L’INPS - Una domanda del genere era stata posta anche rispetto ai soldi, che sempre i soliti compagni, dovrebbero all’Inps. Da un’indagine di Open, era venuto fuori un saldo di 70mila euro per un immobile occupato. «A questo punto – rimarca Baldelli- Fratoianni e la Salis potranno intonare un nuovo slogan, che gli calza a pennello: abusivi di tutta Italia unitevi».

I MANIFESTI ABUSIVI - Le mancanze dei rossi, però, non finiscono qui. Il partito di Nicolone avrebbe delle insolvenze, in seguito a delle multe non pagate, che riguarderebbero affissioni abusive di manifesti di propaganda politica. Per dirla in breve, si invadono muri e spazi destinati ad altri e poi non si paga nemmeno. Il saldo, nei confronti delle Prefettura competenti, è di oltre 28mila euro.

 

 

L’INTERROGAZIONE - Ragione per cui il parlamentare avrebbe inviato una interrogazione sia il ministro dell’Interno che a quello dell’Economia. «Vorrei sapere – spiega – se i titolari dei rispettivi dicasteri siano a conoscenza di tali fatti e soprattutto se siano stati avviati gli accertamenti rispetto alle spettanze vantate da Inps e da un’altra serie di enti che appartengono allo Stato. Vorremmo capire come vengano recuperati questi soldi. Se esiste un piano, se esiste una mediazione. Al momento, purtroppo, non si sa nulla». Rispetto a tali iniziative, sarebbero stati coinvolti anche altri esponenti di forze politiche di maggioranza. L’obiettivo è fare in modo che situazioni analoghe possano ripetersi e soprattutto «che venga garantito – come è scritto nell’interrogazione – il rispetto in materia di proprietà e debiti verso enti pubblici, anche da parte di partiti politici italiani e parlamentari». Sull’argomento, Baldelli è disponibile a un confronto con tutte le forze presenti in Aula, senza alcuna esclusione di colore. «Rispetto a tali questioni – evidenzia – dovrebbe esserci la massima collaborazione. Nessuno può tirarsi indietro. Per rispetto delle persone, che fanno sacrifici, è necessario che si dica chiaramente che è sbagliato occupare gli immobili, così come è errato fare propaganda sull’onestà, sulla trasparenza, pur avendo delle inadempienze. Se ci sono dei debiti è giusto attivarsi, quanto prima, per colmarli».

 

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