convegno contestato

Segre, Boldrini prova a metterci una pezza dopo la figuraccia. E ha il coraggio di attaccare Donzelli

Fratelli d’Italia attacca, il Partito Democratico prende le distanze, la Camera dei Deputati rinvia alla responsabilità dei gruppi parlamentari. Diventa così un 'caso’ il convegno organizzato da deputati di Pd, Avs e M5s che ha per oggetto la «Palestina, tra propaganda e disinformazione». Ma a fare discutere non è tanto il tema del convegno quanto la presenza fra i relatori di Nicola Quatrano, avvocato ed ex magistrato. Fratelli d’Italia, con Giovanni Donzelli, ricorda che Quatrano è stato autore di alcuni post sui social in cui commentava le parole della senatrice a vita, Liliana Segre: «La parola genocidio adesso viene usata per parlare di qualunque cosa, di qualunque guerra, di qualunque battaglia, di qualunque presa di posizione. Mentre io l’ho conosciuta e per miracolo mi ha risparmiato». La senatrice Segre è, infatti, una superstite dell’olocausto ed è impegnata da anni a tenerne viva la memoria. Era il 16 marzo scorso e Quatrano rispondeva con una citazione dell’autore Laurent Guyenot: «A proposito della psicopatia biblica di Israele, che il tratto più caratteristico dello psicopatico è la completa assenza di empatia e, di conseguenza, di inibizione morale nel nuocere agli altri, unita alla sete di potere». Parole che da FdI vengono lette come una accusa diretta a Segre: «Solidarietà a Liliana Segre», scrive il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli: «Laura Boldrini, Stefania Ascari e Franco Mari organizzano martedì alla Camera una conferenza con estremisti vari, tra questi anche tal Quatrano che ha insultato Liliana Segre dandole della ’psicopaticà perchè ebrea», aggiunge. «Lo ha fatto citando un saggio carico di odio, antisemitismo e antisionismo. Aspettiamo l’indignazione a reti unificate di La7, Repubblica, opinionisti e dispensatori vari di ’legittimità democratica’», conclude Donzelli.

 

  

 

A questo, la deputata Elisabetta Gardini aggiunge la richiesta che la Camera non consenta il convegno. Stessa richiesta arriva dal vice capogruppo di FdI, Alfredo Antoniozzi: «Chiedo formalmente al presidente della Camera, Fontana, persona moderata e di alto senso dello Stato, di revocare la concessione della sala per l’incontro di martedì a cui parteciperà l’avvocato Quadrano». L’ufficio stampa di Montecitorio, tuttavia, fa presente che «le conferenze stampa si svolgono sotto la piena e unica responsabilità dei deputati, o dei gruppi, che ne curano la prenotazione, e che rispondono dei contenuti, e dei partecipanti ad esse, sotto ogni profilo. La Presidenza della Camera, alla luce di ciò, e come costantemente sottolineato anche in passato, non svolge alcun sindacato di merito, né sui contenuti né sui partecipanti». Nonostante questo, però, la presidenza della Camera esprime «completa vicinanza e assoluto rispetto per la Senatrice Liliana Segre».

 

 

Nelle file delle opposizoni, a prendere le distanze dall’iniziativa è anche un gruppo di parlamentari del Partito Democratico. «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla senatrice Liliana Segre: le parole di Nicola Quatrano, pronunciate tempo addietro, sono tuttora vergognose», scrivono in una nota Francesco Verducci, Simona Malpezzi e Antonio Nicita vicepresidente, capogruppo e componente Pd della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza. «Il dramma che si sta compiendo in medio oriente non può dare luogo ad attacchi strumentali, che alimentano solo altro odio e risentimento. Le parole di Liliana Segre di solidarietà verso ogni vittima solo limpide e fortissime: siano d’esempio per tutti». Mentre il caso monta, Laura Boldrini scrive un messaggio alla senatrice Segre: «Ho appena inviato alla senatrice Liliana Segre un messaggio per rinnovarle la mia stima e il mio affetto ed esprimerle solidarietà per le parole scritte, tempo fa, dall’avvocato Quatrano e di cui non ero in alcun modo a conoscenza», riferisce Boldrini in una nota in cui afferma di prendere «nettamente le distanze da quanto espresso dall’avvocato Quatrano, che non conosco, la cui presenza, prevista alla conferenza stampa di martedì prossimo alla Camera, rimane incompatibile con la mia». Come postilla, tuttavia, Boldrini aggiunge una considerazione sul responsabile organizzazione FdI: «Una solerzia, quella di Donzelli, che non abbiamo visto davanti alle inequivocabili immagini delle inchieste di Fanpage sui giovani del suo partito che inneggiavano a Mussolini e a Hitler con espressioni antisemite e razziste e sulle quali abbiamo atteso ben 15 giorni prima di sentire qualche parola di critica. Vede, onorevole? Davanti a certe rivelazioni non bisogna tentennare».