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Renzi ritorna alla carica contro Meloni: “Discesa iniziata, è stata abbandonata”

Christian Campigli

La politica estera, i risultati delle urne inglesi e francesi devono averlo ringalluzzito dopo la debacle alle ultime europee. Matteo Renzi torna a parlare e lo fa con il piglio ed la convinzione dei tempi d'oro. "Vi scrivo da Londra dove ho cominciato a collaborare alle iniziative del Tony Blair Global Institute. Mai come in questi giorni sono convinto dell'importanza della politica contro il populismo". Il leader di Italia Viva lo mette nero su bianco, nella sua e-news, convinto che "Giorgia Meloni abbia iniziato la propria discesa". Una valutazione che, al momento, le elezioni hanno ampiamente contraddetto. "Fare politica significa fare proposte credibili e riformiste. E significa farlo da adulti, come ha detto con una felice espressione il leader socialista Glucksmann. Fare politica da adulti significa non mettere veti sulla base delle antipatie ma far valere i voti. Ecco perché quegli adulti fanno la differenza utilizzando anche la tattica. È successo a noi con qualche mossa del cavallo del passato, è successo ai laburisti che hanno smesso di attaccare Blair e hanno vinto con Starmer, è successo a Macron quando ha bloccato l'avanzata della Le Pen". 

 

  

 

L'ex sindaco di Firenze sembra poi rivolgersi agli esponenti di centrosinistra. "Chi si preoccupa dei veti e non dei voti, invece, fa un favore agli avversari. È accaduto nel 2022 a Letta che con il suo veto ha mandato a Palazzo Chigi Fratelli d'Italia. È accaduto nel 2024 a Calenda che con il suo veto ha mandato a Bruxelles i sovranisti e gli anti-Nato. Vedendo le cose dall'estero sono sempre più convinto che nei prossimi mesi ci vorrà tanta politica. Politica adulta, si capisce". 

 

 

Il nativo di Rignano riaccenna all'assunto iniziale. "Giorgia Meloni ha iniziato - sottolinea - la propria discesa. Lo vediamo dal fatto che i suoi alleati la stanno abbandonando in Europa perché la sua leadership dei conservatori non è stata in grado di incidere. E purtroppo anche l'Italia non ha ottenuto nessuno dei Top Jobs cui potevamo puntare. Il Governo ha un problema con i conti pubblici. Si stanno rimangiando tutte le cose che avevano promesso, dalle reti Telecom, all'ex Alitalia, alle privatizzazioni delle Poste. Ma soprattutto non trovano i soldi per tagliare le tasse al ceto medio. Se non troviamo il modo di aumentare il potere d'acquisto delle famiglie ci sarà sempre più distacco tra i palazzi e le piazze. Questo è il vero dramma del nostro tempo, il salario della classe media".