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La sinistra italiana si scopre francese: Bonelli canta la Marsigliese, Letta "emozionato"

Gabriele Imperiale
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Il risultato delle elezioni legislative in Francia esalta le sinistre in Italia, poco abituate a vincere e che adesso – mentre la loro cavalcata verso Palazzo Chigi è ancora molto lontana – guardano ai cugini d’oltralpe come dei modelli. Primo a tessere le lodi del Nuovo Fronte Popolare e anche di Emmanuel Macron, nonostante i risultati, è l’ex presidente del Consiglio ed espertissimo di vicende francesi, Enrico Letta.

 

“La Francia ha rischiato grosso e con lei l’Europa – ha esordito il deputato in una lunga intervista a Il Corriere della Sera – Sono emozionato. Il risultato è molto meglio delle attese e indica che c’è stato un soprassalto da parte dei francesi”. Pericolo Le Pen e Rassemblement National quindi scampato. Ma per l’ex premier, fautore del successo è anche Macron nonostante la sua forza politica esca fortemente ridimensionata dalle urne.
“Macron comunque sarà sulla scena - spiega - sarà lui a dare l’incarico e il voto dice che devono trovare una larga coalizione. Senza veti e senza usare la clava uno contro l’altro”. Per il dem, in ogni caso, il futuro per la Francia e l’Europa non è di certo privo di rischi. Se Jean-Luc Mélenchon e chi formerà insieme a lui il prossimo governo, dovessero fallire “sarebbe il modo migliore per aiutare Le Pen a vincere le presidenziali”. 

Meno macroniane le dichiarazioni della sua segretaria, Elly Schlein, che ha commentato il risultato delle urne parlando di “risultato straordinario per la sinistra unita, una bella risposta di partecipazione” e mancando di citare l’attuale presidente della repubblica francese. Lo stesso ha fatto Giuseppe Conte. Il presidente del M5s ha sottolineato come i francesi abbiano “premiato la proposta popolare e progressista” dando “un segnale di spinta democratica che oggi parla all’Europa intera”. 

 

Sulla stessa onda di Letta invece Carlo Calenda di Azione che ha esultato per la “tenuta” di Macron e ricordato, forse memore di alcuni esperimenti di governo malriusciti a trazione sinistra italiana, le difficoltà del futuro: “Formare un governo e governare non sarà facile”. Stavolta d’accordo con lui è anche l’ex alleato Italia Viva, per bocca di Raffaelle Paita: “La mossa di Macron si è rivelata vincente per impedire agli estremisti di Bardella e Le Pen di ottenere la maggioranza assoluta. E pensare che c’è chi lo dava per morto”.

“In Francia il Nuovo Fronte Popolare salva la Repubblica dall’assalto dell’estrema destra – ha commentato Nicola Fratoianni di Avs – Intanto per stasera è una bellissima notizia. E anche una indicazione di speranza”. Da ultras vero, la reazione al voto di Angelo Bonelli di Verdi e sinistra. Una volta cantata la marsigliese, l’inno nazionale francese, la dedica: “Questo è dedicato a Meloni e Salvini – dice Bonelli – Il grande risultato rosso-verde di Nfp in Francia. Uniti si vince. Ora dobbiamo andare avanti in Italia per un’alleanza democratica, antifascista, progressista ed ecologista per cacciare l’estrema destra dal governo”. 

Sinistre quindi galvanizzate e in piena tranche dai risultati oltralpe, peccato però che la loro partita sia ancora ben lontana dai risultati e dal successo del Nuove Fronte Popolare.

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