Due pesi e due misure
Salis, fanno tanto gli antifascisti e vogliono metterci il bavaglio
Una pentola a pressione, che mentre cuoce, emette un rumore uniforme, ripetitivo allo sfinimento. Immagine perfetta per descrivere i BrontoSalis, una triade di persone costantemente a caccia della polemica e del rimprovero: Ilaria Salis, il suo ormai celebre genitore e il leader di Avs, Nicola Fratoianni. L'ultimo esempio di cotal frastuono è di ieri, quando papà Salis ha accusato senza mezzi termini la stampa di aver fomentato alcuni delinquenti (perché di questo si tratta) che sarebbero arrivati persino a minacciare di morte la figlia. Come se raccontare ciò che avviene non fosse più consentito. L’ennesima dimostrazione di una sinistra che grida al pericolo fascista e poi cerca di mettere il bavaglio alla stampa. Non è forse vero che Salis ha vissuto per un numero consistente di anni in un appartamento occupato? Sì, è vero. E ad avercelo confermato è stata proprio l'insegnante lombarda. In uno dei suoi numerosi post social. L'aspetto che ha più indispettito i leoni da tastiera sono state le reiterate teorizzazioni sulla bontà delle occupazioni stesse.
La Salis, in più di un'occasione, non solo ha ammesso di aver vissuto in un immobile non di sua proprietà, per il quale non ha mai pagato un canone di affitto, ma ha esposto un vero e proprio manifesto politico. «Chi entra in una casa disabitata prende senza togliere a nessuno, se non al degrado, al racket e ai palazzinari». L'esponente di Avs si è, più volte, lamentata delle attenzioni che le avrebbero riservato i quotidiani. Ritornando a papà Salis, val la pena ricordare come il nostro quotidiano sia stato minacciato di querela. La nostra colpa? Aver spiegato come, grazie al governo italiano, la nuova icona della sinistra avesse ottenuto gli arresti domiciliari a Budapest. Il titolo, bontà loro, non è piaciuto. E giù critiche a badilate.
Ma anche il terzo componente dei BrontoSalis ha riservato parole tutt'altro che gentili al nostro giornale. Nicola Fratoianni se l'è presa per un articolo, l'ha definito una «schifezza» e ha poi cercato di accusare la stampa per le inchieste sui mancati pagamenti nella sede del Testaccio. I BrontoSalis, la triade di brontoloni più rumorosa della politica italiana. Intanto ieri anche Giorgia Meloni, intervenuta alla trasmissione «A Dritto e rovescio», in onda su Rete Quattro, ha criticato le uscite di Ilaria Salis. «Considero vergognoso che dei privilegiati occupino abusivamente delle case destinate alla povera gente. Considero vergognoso che in uno Stato di diritto si faccia apologia dell’esproprio proletario, in una nazione nella quale la proprietà privata è sacra e inviolabile».