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Ambiente, Avs tira fuori l'ultima follia: "Reato di ecocidio, fino a 20 anni di reclusione”

Reclusione da dodici a venti anni; sospensione della pena subordinata al risarcimento integrale del danno e all’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino dei luoghi; non applicazione della prescrizione. E’ questo quanto prevede una proposta di legge presentata alla Camera da Alleanza Verdi e Sinistra, primo firmatario Filiberto Zaratti, che introduce nell’ordinamento il reato di ecocidio. Una fattispecie che in base al testo proposto comprende «qualsiasi atto illecito o arbitrario commesso con la consapevolezza che esiste una sostanziale probabilità che il medesimo atto causi un danno grave e diffuso o a lungo termine all’ambiente o a un ecosistema».

 

  

 

Obiettivo della normativa, come indica l’articolo uno, fissare «principi fondamentali in materia di prevenzione e repressione dei crimini contro l’ambiente, in attuazione degli articoli 9 e 41 della Costituzione e nel rispetto degli accordi internazionali». La proposta di legge del partito guidato dal duo Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli prevede inoltre la reclusione da tre a sei anni per l’istigazione, il favoreggiamento, il concorso e il tentativo di commettere il reato di ecocidio, con la possibilità di applicare le pene anche quando il fatto è commesso all’estero da un cittadino italiano. Infine è previsto che entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, il ministro della Giustizia, con proprio decreto, stabilisca le misure necessarie per garantire la tutela delle persone che denunciano i reati di ecocidio, che forniscono prove o che collaborano alle indagini.