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Ballottaggi, Bari alla sinistra nonostante gli scandali. E Lecce torna a destra

Antonio Adelai
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Bari al centrosinistra e Lecce al centrodestra. È uno dei principali risultati dei ballottaggi in occasione di questa tornata di elezioni Amministrative. A Bari, malgrado gli scandali dei mesi scorsi per sospette infiltrazioni mafiose nell’azienda comunale dei trasporti e per voto di scambio, ha vinto il candidato del centrosinistra, Vito Leccese, un fedelissimo del sindaco uscente, Antonio Decaro, che ha raccolto il 70,3% di consensi, pari a 72.038 voti di suoi concittadini, contro il 29,7% ottenuto dal rivale del centrodestra, Fabio Saverio Romito, che ha incassato 30.481 voti. Meno di un elettore su due si è recato, però, alle urne. A Lecce, invece, ecco il successo della rappresentante del centrodestra, Adriana Poli Bortone, già alla guida del Comune dal 1998 al 2007, con il 50,7%, pari a 23.780 voti, che ha superato lo sfidante del centrosinistra, e primo cittadino uscente, Carlo Maria Salvemini, che si è fermato al 49,3%, con 23.134 leccesi che lo hanno sostenuto. L’affluenza, qui, ha toccato quasi il 61%, il 60,8 per l’esattezza.

 

 

A Firenze c’è stata la vittoria della esponente del centrosinistra, Sara Funaro, con il 60,6% di consensi, pari a 82.254 preferenze. Dal canto suo, il candidato del centrodestra, Eike Dieter Schmidt, ha toccato quota 39,4%, essendo stato votato da 53.558 cittadini del capoluogo toscano: qui ad andare ai seggi è stato il 48% degli aventi diritto. A guidare Perugia per i prossimi cinque anni sarà Vittoria Ferdinandi, della coalizione di centrosinistra, che ha raggiunto il 52,1% di preferenze, grazie a 40.696 voti, contro il 47,9% di Margherita Scoccia, del centrodestra, che ha raccolto 37.389 voti dei perugini: l’affluenza, nel capoluogo umbro, è stata del 60,7%. Il centrosinistra ha avuto la meglio anche a Potenza grazie al 64,9% di Vincenzo Telesca, pari a 19.733 voti, mentre Francesco Fanelli, del centrodestra, ha raccolto un 35,1%, che equivale 10.665 preferenze: l’affluenza è stata del 54,5%. A Campobasso Marialuisa Forte, del centrosinistra, si impone con il 51%, paria 10.510 voti, contro il 49% di Aldo De Benedittis, che ha ottenuto 10.111 preferenze: qui l’affluenza è stata poco più del 49%. A prevalere a Cremona è stato Leonardo «Andrea» Virgilio, sempre dello schieramento di centrosinistra, con il 50,4% di consensi, pari a 13.013 voti, con Alessandro Portesani, del centrodestra, che ha incassato il 49,6%, con 12.821 cremonesi che si sono schierati per lui: anche qui, meno di un elettore su due ha votato.

 

 

Ed ancora, ad Avellino, Laura Nargi, appoggiata dal centrodestra civico, è stata eletta prima cittadina con il 51,8%, pari a 12.501 consensi, contro il 48,2% del candidato del centrosinistra, Antonio Gengaro, con 11.612 preferenze incassate, e con un tasso di partecipazione che ha superato il 50%. A Caltanissetta vince il centrodestra con Walter Calogero Tesauro, che ha avuto il 52,4%, pari a 10.610 voti, contro il 47,6% di Annalisa Maria Petitto, del centrosinistra, che ha raccolto 9.654 consensi, con un’affluenza molto bassa, del 38,3%. A Rovigo ha vinto il centrodestra con Valeria Cittadin. Anche il nuovo sindaco di Vercelli, Roberto Scheda, appartiene al centrodestra. Centrodestra vittorioso pure ad Urbino, con Maurizio Gambini, mentre a Vibo Valentia ha prevalso il centrosinistra con Vincenzo Francesco Romeo e a Verbania il candidato civico Giandomenico Albertella. Da registrare l’incremento, da due ad otto, del numero di sindache nei 29 capoluoghi al voto. Secondo quanto segnala Youtrend, Bergamo e Prato hanno visto l’elezione al primo turno di una donna come prima cittadina, mentre al ballottaggio si è verificato lo stesso fenomeno ad Avellino, Campobasso, Firenze, Lecce, Perugia e Rovigo. Il capoluogo della regione Toscana è così diventato «la città più grande guidata da una donna. Prima di questo turno di elezioni il titolo spettava a Brescia», sottolinea Youtrend.

 

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