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M5S polveriera: è tutti contro tutti. Guerra tra correnti, Conte rischia il patatrac

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“Giuseppe Conte ha vaporizzato il Movimento 5 Stelle”. A dirlo non è stato un avversario politico dell’ex presidente del Consiglio, bensì Beppe Grillo, fondatore del partito uscito con le ossa rotte dalle elezioni Europee.  “Maldicenze. Faide e coltelli. Scenari di dissoluzione e speranze di ricostruzione. Lotte di gruppo ma anche personali. Correnti, rivalità intestine e tipiche aspirazioni a tagliare le gambe della poltrona su cui è seduto il leader”, è il quadro disegnato da Repubblica sui grillini, anche se Conte resiste ben saldo sulla poltrona. Potendo contare sull’appoggio di figure di spicco del partito, come Michele Gubitosa e Mario Turco. Dall’altra parte dello schieramento i nomi sono quelli di Virginia Raggi, Vito Crimi e Alessandra Todde, con gli ortodossi del Movimento che definiscono quest’ultima come “già accasata al Pd”. “Esistono quinte colonne anti-Conte nelle nostre file”, lo sfogo di un esponente grillino.

 

 

Il quotidiano descrive nel dettaglio quelli che sono i protagonisti della guerra fratricida: “Progressisti contro ortodossi, filo dem contro antidem. E il solo fatto che sia tornata l’espressione ‘ortodossi’ è il segnale che la pax contiana, che pareva essersi stabilizzata in un mondo estremamente convulso e variegato, quale è sempre stato quello del grillismo, è saltata”. In questo contesto scalpita sempre di più l’ex sindaca di Roma e con lei anche Roberto Fico. La variabile impazzita è rappresentata da Alessandro Di Battista. Fatto sta che ormai il M5S è ridotto ad assistere a scontri al suo interno come il più tradizionale dei partiti.

 

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