leadership continentale

Consiglio europeo, salgono le quotazioni di Letta. E Meloni non fa le barricate

Enrico Letta continua a sperare in una carica ai massimi vertici dell’Ue per via dei tanti dubbi su Antonio Costa, ex premier del Portogallo. Il domino delle cariche a Bruxelles non è stato ancora completato e, mentre ci si avvicina al bis di Ursula von der Leyen come leader della Commissione europea, su Costa è tutto in bilico. Ed ecco che qui, spiega il Corriere della Sera, si inserisce il nome di Enrico Letta, che di recente ha svolto una consulenza sul futuro economico dell’Ue per conto della Commissione.

 

  

 

Ma cosa ne pensa Meloni? “Il nome di Letta è arrivato anche a Palazzo Chigi. Ma resterebbe a mani vuote chi cercasse una reazione negativa di Meloni. Per la premier la partita è e deve restare tutta interna ai Socialisti europei, che ai suoi occhi hanno già tante gatte da pelare, a cominciare dall’emorragia di voti che hanno subito in alcuni Paesi chiave. Ma non solo, per la premier l’eventualità che Letta possa guidare il Consiglio europeo non ha alcun punto di intersezione con la partita che lei sta conducendo, i top jobs infatti non hanno un piano in comune con le deleghe dei Commissari. Dunque, eventualmente, nessun indebolimento dei nostri obiettivi”, la ricostruzione del quotidiano. Meloni e Letta nella campagna elettorale prima delle politiche del 2022 hanno dimostrato diverse volti di essere “nemici” politici, ma i toni non sono mai stati esasperati e i due sono stati avversari leali. 

 

 

“Con il passare del tempo quel rapporto è rimasto nei confini di un confronto periodico molto civile, condito un solido rispetto reciproco. E poi, garantisce chi conosce bene la premier, Letta è in primo luogo un politico italiano, e per un esponente sovranista come Meloni potrebbe persino essere motivo di soddisfazione ritrovarlo ai vertici di Bruxelles al posto di Charles Michel”, il resto delle rivelazioni del Corsera, che comunque specifica che per Letta la strada è molto in salita.