Ue, rabbia di Orban per “l'inciucio”: ignorata la volontà del popolo europeo
La cena dei capi di Stato e di governo dell’Ue convocata per discutere delle cariche apicali per la legislatura 2024-29 si è chiusa senza un accordo. «Abbiamo ascoltato la presidente del Parlamento Europeo e anche Ursula von der Leyen, che ha condiviso con noi alcune idee sul futuro dell’Ue. Poi abbiamo avuto la cena, è stata una buona occasione per scambiarsi opinioni e preparare il Consiglio Europeo della prossima settimana a Bruxelles. La conversazione va nella giusta direzione, credo, ma non c’è alcun accordo stanotte, in questa fase», l’annuncio del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel a Bruxelles, che è sceso nella sala stampa per un annuncio informale, senza tenere una conferenza stampa ma parlando in piedi davanti a decine e decine di giornalisti assiepati. Se ci sarà una maggioranza a favore del trio Ursula von der Leyen-Antonio Costa- Kaja Kallas «si chiarirà la prossima settimana. La conversazione di oggi è stata un passaggio utile per preparare il prossimo Consiglio Europeo, ma la decisione» verrà presa in quella sede, il resto delle parole di Michel.
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E dopo il suo intervento c’è da registrare quello via social dell premier ungherese Viktor Orban, furibondo per quanto emerso: «Oggi a Bruxelles la volontà del popolo europeo è stata ignorata.Il risultato delle elezioni europee è chiaro: i partiti di destra si sono rafforzati, la sinistra e i liberali hanno perso terreno. Il Ppe, invece, invece di ascoltare gli elettori, alla fine si è alleato con i socialisti e i liberali: oggi hanno stretto un accordo e si sono spartiti i vertici dell’Ue».
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«A loro - ha proseguito il leader dell’Ungheria - non interessa la realtà, non si preoccupano dei risultati delle elezioni europee e non si preoccupano della volontà del popolo europeo. Non dovremmo essere ingenui: continueranno a sostenere l’immigrazione e a inviare ancora più denaro e armi alla guerra Russia-Ucraina. Non cederemo a questo uniremo le forze della destra europea e lotteremo contro i burocrati favorevoli all’immigrazione e alla guerra».