L'Aria che Tira, Bertinotti asfalta Schlein per i balletti: “Non ha connessione con la dinamica di classe”
Che bordate di Fausto Bertinotti a Elly Schlein. L’ex segretario di Rifondazione Comunista infatti ha lanciato alla segretaria del Partito Democratico più di qualche suggerimento per il futuro. Ospite di David Parenzo e de L’Aria che tira su La 7, Bertinotti chiamato dal conduttore a fare una sintesi su Schlein e sul suo operato non è stato avaro di consigli, arrivando a muoverle persino un’aperta critica. Dopo aver visto un filmato che ritrae Schlein sul carro del Gay Pride di Roma, l’ex presidente della Camera dei deputati ha sposato l’impegno civile della segretaria, definendo “ineccepibile” il suo sostegno ai diritti civili. Ma dopo, Bertinotti è stato più severo: “Non le vedo ancora la connessione con la dinamica di classe – spiega – per dire un termine più impegnativo, nella critica necessaria all'attuale capitalismo”.
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Bertinotti riveste i suoi panni ormai dismessi da segretario di Rifondazione Comunista e spiega a Parenzo cosa intende: “Il problema che la politica non riesce ad affrontare – Schlein inclusa – è il capitalismo. Questo capitalismo che dopo aver promesso l'unificazione del mondo con la globalizzazione, lo vede spaccato in mille linee di faglia e nella guerra. Questo capitalismo che produce la concentrazione di ricchezze più grandi che siano conosciute al mondo e la devastazione della povertà”.
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Il politico poi attacca frontalmente Schlein e l’intera classe dirigente di centrosinistra di tutta Europa: “La sinistra Europea è in deficit su questo punto e io penso che anche per esempio nel voto, questa straordinaria assenza dal voto di metà della popolazione, è la manifestazione di una distanza del popolo”. Bertinotti, in chiusura del suo intervento, rincara la dose e sebbene approvi l’operato di Schlein sui diritti civili le consiglia di ascoltare di più le preoccupazioni individuali degli elettori. E le lancia un consiglio: secondo il politico la segretaria dovrebbe cercare una connessione con l’elettorale, perché per “quella donna, quell’uomo che non riesce ad avere un lavoro dignitoso, è difficile che possa anche affrontare la grande sfida dei diritti civili”.