la saga

Ilaria Salis dà buca a Fratoianni. Il paragone del padre: "Io come Matteotti"

Rita Cavallaro

Neanche il tempo di annunciare il ritiro dalle scene per lasciare il posto alla figlia Ilaria Salis che Roberto è di nuovo sotto i riflettori con Fratoianni e Bonelli. Ancora a fare il sostituto della neo eurodeputata, troppo provata dalle "torture" della detenzione ungherese per partecipare alla manifestazione di Avs, il partito che l’ha candidata per sottrarla al processo di Budapest. Roberto Salis, collegato in video con la festa milanese, torna a fare quello che gli riesce meglio: la vittima del fango fascista. E per portare avanti la propaganda della sinistra, si paragona addirittura ad Antonio Gramsci e Giacomo Matteotti.
«Fa parte della lotta politica del fascismo, i fascisti fanno così, hanno fatto così con Gramsci e Matteotti, è il loro modo di comportarsi. Sono oggetto di una shitstorm», («tempesta di me...» letteralmente, ndr) ha detto papà Salis, «ma sono contento di fare da parafulmine far lavorare Ilaria. Come si dice "Non ti curar di loro ma guarda e passa"».

 

  

 

 

Per il padre, nei confronti della figlia è incorso il «tentativo di infangare la sua immagine». E forse è proprio a causa della sovraesposizione mediatica e dell’indignazione scatenata dalle incessanti critiche, con tanto di offese, contro il governo Meloni, che la europarlamentare, rientrata il giorno prima dall’Ungheria dopo la liberazione, ha preferito non essere presente sul palco insieme ai suoi compagni. «Ilaria Salis non era nelle condizioni», hanno ripetuto gli organizzatori ai giornalisti presenti che protestavano per l’assenza dell’attivista. Lo stesso Roberto ha giustificato il forfait della figlia, ma ha precisato che «indiretta televisiva, nell’assalto che abbiamo subito dai giornalisti sotto casa mi sono dimesso irrevocabilmente dal ruolo di portavoce di Ilaria e da candidato conto terzi. È stata una esperienza bellissima, ma adesso deve parlare Ilaria. Cosa vuole fare Ilaria dovete chiederlo a lei, credo che nei prossimi giorni inizierà la sua campagna di comunicazione nel ruolo che le compete». Papà Salis ha poi lodato la figlia, sottratta dal processo grazie all’immunità da europarlamentare, guadagnata con l’elezione, ma non ancora indenne dalla giustizia ungherese, che intende chiedere la revoca del beneficio per poter continuare il dibattimento, in cui la maestra, che oggi compie 40 anni, è accusata di aver preso parte ai pestaggi nel Giorno dell’Onore insieme a quella che viene definita la Banda del martello. Avs e la famiglia farà di tutto per evitare che la legge di Orban faccia il suo corso.

 

 

 

L’obiettivo è «che venga cancellata questa accusa per cui Ilaria ritiene di essere innocente», aveva annunciato Roberto appena arrivato a Monza con la figlia da Budapest. Quello che appare chiaro è che la Salis non rimetterà mai più piede nel Paese che l’ha messa in catene. Lo ha detto tra le righe proprio il padre, con una battuta all'inizio del video collegamento: «È stato un evento un po’ improvviso, se interessasse qualcuno ho due biglietti per Budapest stasera». Ha inoltre sottolineato ai militanti che il rientro di Ilaria in Italia «ci conferma che la scelta che abbiamo fatto il 30 aprile è stata la scelta giusta perché, se Ilaria è andata prima ai domiciliari e poi ha avuto questa concessione da parte dell'Ungheria dell’immunità accelerata, è solo merito della pressione politica che avete messo voi e Ilaria. Questo dimostra ancora una volta che quando ci sono delle aggressioni politiche ignobili, ci deve essere una risposta politica altrettanto forte, se non più forte». Papà Salis ha poi garantito a Fratoianni e Bonelli: «Credo che con Ilaria abbiate fatto un ottimo acquisto. Si sa che "ogni scarrafone è bell’a mamma soja», ma ve ne renderete conto. Ilaria riserverà grandi sorprese per tutti, sarà una grande sorpresa per la maggioranza».