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G7, la guerra e il Papa: “Per la pace serve una buona politica”. Il monito sull'IA

Giuseppe China
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Non si tratta solo di una storica prima volta del Pontefice al G7. Papa Francesco è a tutti gli effetti un attore protagonista del summit internazionale. Circostanza che si evince da come incalzai leader sul tema a lui più caro, la pace. «Può funzionare un mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la fraternità universale e la pace sociale senza buona politica? La nostra risposta - afferma Papa Francesco - è queste ultime domande è: no! La politica serve!». Una citazione della sua Enciclica Fratelli tutti che sprona i grandi della terra verso la risoluzione pacifica dei conflitti, in un’epoca in cui l’opinione pubblica mondiale vive col fiato sospeso per le guerre tra Russia e Ucraina e in Medio Oriente. Il messaggio sotteso che Francesco non ha esplicitato è fin troppo chiaro e resta scolpito dalla presenza stessa del Papa al G7. Stop alle guerre in atto.

 

 

Poi come annunciato da tempo il Pontefice interviene sull’intelligenza artificiale. «Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita a un essere umano». E ancora «uno strumento affascinante» ma allo stesso tempo «tremendo». Ma non è finita qui perché «l’intelligenza artificiale potrebbe permettere una democratizzazione dell’accesso al sapere, il progresso esponenziale della ricerca scientifica, la possibilità di delegare alle macchine i lavori usuranti; ma contemporaneamente potrebbe portare con sé una grande ingiustizia tra le nazioni». Non sarebbe potuto essere più scenografico l’arrivo di Papa Francesco a Borgo Egnazia. Ha fretta il Pontefice visto che giunge in Puglia a bordo del suo elicottero con venti minuti di anticipo rispetto al programma. Circostanza che coglie un po’ alla sprovvista alcuni dei sette grandi presenti, in quel momento impegnati a discutere proprio di intelligenza artificiale. Al suo ingresso in sala ovviamente scatta l’applauso. Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron quasi non si accorge del nuovo arrivato e fa appena in tempo a mettersi la giacca.

 

 

«Certamente per molti oggi la politica - ha detto Francesco ai suoi interlocutori - è una brutta parola, e non si può ignorare che dietro questo fatto ci sono spesso gli errori, la corruzione, l’inefficienza di alcuni politici. Non di tutti». In seguito alcuni leader hanno avuto un incontro bilaterale col Pontefice. Tra questi l’inquilino della Casa Bianca Joe Biden. Un confronto non semplice anche a causa del precedente incontro in Vaticano del 2021, sia allora che ieri il nodo del contendere tra i due è la diversa visione sull’aborto. Inciso sui migranti, dato che ieri i grandi della terra per la prima volta in un G7 hanno «convenuto che è necessario costruire un coordinamento a livello internazionale e sviluppare una strategia nuova» Nella giornata di ieri è andato in scena anche il confronto bilaterale tra lo stesso Biden e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Soddisfazione per l’andamento delle relazioni fanno sapere fonti di Palazzo Chigi - bilaterali e di collaborazione in campo economico-finanziario». A fine giornata il premier Meloni ha tracciato un primo bilancio della manifestazione: «In questi giorni l’Italia è stata al centro del mondo. Sono orgogliosa di come la nostra nazione sia riuscita ancora una volta a stupire».

 

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