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G7, Giorgia Meloni smonta la polemica sull'aborto: "Totalmente artefatta"
Nelle conclusioni del vertice del G7 non c’è alcun riferimento all'aborto perché le cose già date per acquisite non vengono ripetute: si tratta di una polemica costruita in maniera totalmente artefatta, che non è esistita nel vertice e nelle nostre discussioni. Lo ha assicurato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di chiusura del G7 di Borgo Egnazia. "Nella dichiarazione del vertice di Hiroshima era stato già chiarito il diritto all’aborto libero e sicuro. Non c’è stato nulla su cui ci fosse ragione di litigare, ma capisco perché queste polemiche nascano e perché da alcuni vengano alimentate", ha detto.
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Sui diritti Lgbt, invece, "non sono stati fatti passi indietro" nella dichiarazione finale del G7. Più in generale "in due anni di governo su aborto, diritti Lgbt e compagnia cantante non sono stati fatti passi indietro", ha continuato Meloni, rimarcando le "aspettative deluse" degli osservatori che denunciano il contrario. Non è mancato, nel discorso della premier italiana, il tema del conflitto che sta infiammando il Medio Oriente. Israele sembra essere caduto in una trappola tesa da Hamas, la cui strategia per uscire dall’isolamento "sta funzionando", ha spiegato la leader di Fratelli d'Italia.
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La titolare di Palazzo Chigi ci ha tenuto a ricordare che a iniziare il conflitto nella Striscia di Gaza "non è stato Israele" e ha sottolineato come occorra "lavorare per la pace". "È quello che stiamo facendo. Dobbiamo dialogare e riconoscere il diritto di Israele a vivere in sicurezza e quello della Palestina a vivere in un suo Stato in maniera pacifica. È l’unico modo di affrontare questo problema: lavorare con tutti", ha aggiunto Meloni.