post-europee
Terzo Polo, Chicco Testa chiede uno scossone a Calenda e Renzi: “Dimettetevi”
Alle ultime elezioni Europee «oggettivamente ci sono stati due fallimenti. Quello della lista Stati Uniti d’Europa e quello di Azione. Più uno più grande, quello di un’area politico-culturale che aspetta di avere una rappresentanza e che una volta di più ha visto dilapidare un milione e settecentomila voti». Chicco Testa ha firmato, insieme con Claudio Velardi, una lettera che chiede a Matteo Renzi e Carlo Calenda di fare entrambi un passo indietro.
Oggi, intervistato dal Riformista, sottolinea come «a questo punto nessuno dei due, né Renzi né Calenda, può essere il federatore di una nuova realtà. Bisogna sgomberare il campo dal passato e ricominciare da capo». Qual è il percorso? Testa risponde così: «Chiederei le dimissioni dei due. Le dimissioni. Non la promessa di dimettersi. Le dimissioni. L’affidamento a qualcuno di una reggenza, per la quale sceglierei dei pontieri, dei personaggi che hanno cercato di unire e non di dividere. E proverei a rimettere il discorso sulla buona strada. Ci vorrà del tempo, perché sento in giro troppo malumore. Serviranno - la previsione per concludere il discorso - molti mesi e forse anni».