urne chiuse
Matteo Salvini su Umberto Bossi: "Mancato di rispetto, vedremo cosa fare"
Nel giorno in cui Forza Italia diventa il secondo partito del centrodestra, superando la Lega, anche se con un distacco sotto il punto percentuale (lo 0,62%), Matteo Salvini attacca Umberto Bossi, reo di aver fatto trapelare a urne aperte che il suo voto non sarebbe andato al partito fondato 40 anni fa. In una conferenza stampa convocata all’indomani del voto, nella sede federale di via Bellerio, il segretario leghista è particolarmente duro con il senatur, che, secondo quanto riferito dall’ex segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi, avrebbe votato per l’ex leghista Marco Reguzzoni, candidato indipendente nelle liste di FI.
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"Siamo l’unico movimento politico che riesce a crescere nonostante a urne aperte il suo fondatore dica di votare per un altro partito. Io non voglio male a nessuno. A Bossi ho intitolato il libro che ho scritto. Cosa faremo? Sicuramente dovrò ascoltare i militanti. È chiaro ed evidente che se qualcuno dice che vota altro partito mi sembra manchi di rispetto non al segretario ma a un’intera comunità", ha detto il vicepremier in riferimento alle dichiarazioni di Umberto Bossi di sabato.
Il vicepremier ha precisato poi che non lascerà, "lo farò quando non avrò più passione. Certo che è complicato avere a che fare con chi rema contro, con avversari interni. I militati non meritano che qualcuno dentro faccia i propri interessi senza avere un obiettivo comune. Sono abituato a lavorare, vincere o perdere di squadra. Non sono abituato a tradire chi e di fianco. Non mi piacciono i fuggiaschi...". In merito al generale Roberto Vannacci "tanto contestato e vituperato", Salvini ha ricordato che "ha superato da solo il mezzo milione di preferenze con record di consensi al Nord".