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Meloni trascina FdI: "Conferma al governo". E ora cambi l'Europa

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Edoardo Sirignano
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Vince ancora Meloni. Fratelli d’Italia dovrebbe andare oltre il triplo dei consensi del 2019. Dovrebbe essere superato quel 26% delle Politiche. Secondo quanto dicono i primi dati e soprattutto quanto si vocifera nella sala stampa, allestita per l’occasione nella sala congressi dell’hotel Parco dei Principi, si dovrebbe superare tranquillamente il 27%. La seconda proiezione delle 24,30 di Opinio/Rai segna il 28,5% con il 18% del campione dei voti espressi. Una cosa è certa, la luna di miele, a queste latitudini, non è ancora finita e ciò non accadeva dai tempi di mamma Dc. Viene consolidata la leadership della coalizione, così come è garantita quella stabilità di cui qualsiasi esecutivo ha bisogno. Salvo sorprese, considerando quanto emerso dall’ultima prova elettorale, che poteva essere la buccia di banana su cui inciampare, si intravedono tre anni all’insegna della stabilità per chi è a Palazzo Chigi. Salvo eventi straordinari, perché in politica tutto può succedere, si prevede un cammino tutto in discesa per Giorgia. L’unica sfida per la politica della Garbatella è soltanto il premierato. Le riforme, da sempre, rappresentano un ostacolo, ma in questo caso non insormontabile.

 

 

Tra i primi a spifferare qualcosa su quanto accaduto nelle urne, intanto, è il responsabile organizzativo di FdI Giovanni Donzelli. «Ci aspettavamo questo risultato- dichiara sottovoce a qualche giornalista. Adesso siamo sempre più determinanti pure in Europa». Poco dopo arrivano gli europarlamentari uscenti Carlo Fidanza e Nicola Procaccini. Quest’ultimo esulta sia per i dati nazionali che per quelli che arrivano dal resto d’Europa, come ad esempio l’affermazione di Le Pen in Francia: «Siamo entusiasti - rivela - per un risultato che dimostra come il centrodestra si rafforza, mentre la sinistra indietreggia».
Tra i sostenitori di Giorgia i primi applausi arrivano intorno alle 23. Un quarto d’ora dopo, invece, arriva la prima sciabolata nella sala riservata ai big del partito. Tutti, però, sono in attesa per l’arrivo del presidente del Consiglio, che segue lo scrutinio insieme alla sorella Arianna.

 

 

Meloni arriva solo quando il quadro è ormai delineato. Sono in tanti i cronisti, giunti da tutti il mondo, per ascoltare quella che qualcuno già definisce la nuova Merkel. Il risultato italiano di FdI non passa inosservato. C’è qualche deputato che spiffera in merito a una presunta telefonata tra Meloni e von der Leyen, che si sarebbe congratulata con il presidente del Consiglio per quanto venuto fuori dalle urne. Un clima di festa, intanto, regna trai sostenitori della premier. Il capogruppo Lucio Malan, rivolgendosi ai colleghi di partito, spiega come «Giorgia si è giocata al meglio tutte le carte. Ancora una volta non si è sbagliato quasi nulla». Il riferimento è all’ironia sugli attacchi su De Luca, a una campagna elettorale, che nonostante i ripetuti attacchi, si è rivelata vincente per la prima donna della destra italiana. Entusiasmo anche per quanto concerne gli alleati. Francesco Filini parli di «affermazione di tutto il centrodestra». Adesso bisogna passare ai fatti. «Impegno e concretezza» sono le parole d’ordine di Fratelli d’Italia dopo aver superato l’esame europeo, dove si è fatto, ancora una volta, meglio delle aspettative.

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