Giustizia, Meloni e la riforma sulla scia tracciata da Giovanni Falcone
Giorgia Meloni cita Giovanni Falcone per rispondere a quanti pensano che la riforma varata dal Consiglio dei Ministri sulla separazione delle carriere sia fatta contro i giudici. “A chi accusa il Governo di aver approvato una riforma della giustizia ‘nemica della magistratura’ forse andrebbero rilette le parole di Giovanni Falcone», scrive la leader di Fratelli d’Italia sui social, postando una foto del magistrato siciliano con una sua citazione: «Il Pm - diceva Falcone - non deve avere nessun tipo di parentela con il giudice e non deve essere, come invece oggi è, una specie di paragiudice. Chi, come me, richiede che (giudice e pm) siano invece due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico dell’indipendenza del magistrato, un nostalgico della discrezionalità dell’azione penale, desideroso di porre il pm sotto il controllo dell’esecutivo». L’Associazione nazionale magistrati ha prontamente alzato gli scudi contro la riforma voluta dal ministro Carlo Nordio, ma forse le toghe di oggi dovrebbero ricordare l’insegnamento lasciato da quelle di una volta.
“La riforma Nordio è il primo passo per la terzietà del giudice”. Parla Lupacchini