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Cannabis light, il governo tira dritto: "No al commercio". La Lega vuole vietare il disegno

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Una bustina di cannabis light con disegnato il volto di Giorgia Meloni e la scritta "Canapa, eccellenza italica". L’ha mostrata in aula alla Camera il deputato di + Europa, Riccardo Magi, nel corso del question time al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Magi ha criticato così l’emendamento governativo al ddl sicurezza che vieta la commercializzazione della sostanza. "In questo modo vieterete anche il basilico", ha detto. "È vietata - si legge nell'emendamento del governo - l'importazione, la cessione, la lavorazione, la distribuzione, il commercio, il trasporto, l'invio, la spedizione e la consegna delle infiorescenze della canapa (cannabis sativa L.) coltivata, anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, nonché di prodotti contenenti tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli olii da esse derivati", a chi viola le disposizioni "si applicano le sanzioni previste" dal Testo Unico sulle sostanze stupefacenti. 

 

 

La cannabis light, infatti, provoca "alterazioni dello stato psicofisico degli assuntori che mettano a rischio la sicurezza e l’incolumità pubblica e la sicurezza stradale". La Lega di Matteo Salvini, dopo l'episodio di Magi, ha depositato anche un subemendamento che vieta “l'utilizzo di immagini o disegni, anche in forma stilizzata, che riproducano l'intera pianta di canapa o sue parti su insegne, cartelli, manifesti e qualsiasi altro mezzo di pubblicità per la promozione di attività commerciali. In caso di inosservanza è prevista la pena della reclusione da sei mesi a due anni e della multa fino a 20mila euro".

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