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Bologna, Lepore espone la bandiera della Palestina in Comune. “Alimenta il conflitto”

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Il Comune di Bologna ha deciso di esporre la bandiera della Palestina sul suo edificio. «Come sindaco di un Comune storicamente schierato per la Pace, la non violenza e la salvaguardia dei diritti umani - le parole del sindaco Matteo Lepore - è per me doveroso prendere posizione così come agire per garantire la maggiore coesione sociale possibile nella nostra città. Per questo esporremo a Palazzo D’Accursio, accanto allo striscione per il cessate il fuoco, la bandiera della Palestina. Prendiamo parte in favore delle vittime e dei diritti umani, ancora una volta quindi. Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio, perché restare in silenzio di fronte a questa violenza vuol dire accettarla. L’attuale Governo israeliano deve fermarsi e riaprire il fronte del dialogo. Quando questo avverrà e sarà ripristinato pienamente il diritto internazionale, esporremo accanto alla bandiera palestinese anche quella israeliana». A tutti gli israeliani e alle persone di religione ebraica «che vivono e studiano nella nostra città va la nostra vicinanza e solidarietà, perché - chiosa Lepore - sappiamo che loro stessi stanno subendo una situazione grave e molti di loro non condividono le scelte del governo israeliano».

 

 

La scelta è stata criticata dagli esponenti locali di Fratelli d’Italia. «Inaccettabile e grave che il sindaco Lepore decida di esporre la bandiera della Palestina sul Palazzo Comunale. Si tratta di un gesto che, al contrario di quanto affermato dal primo cittadino, non servirà a favorire alcuna coesione e anzi rischia di creare ancora maggiore conflitto sociale ed alimentare i già gravi segnali di ritorno di fenomeni di antisemitismo. Esporre la bandiera palestinese su Palazzo d’Accursio è poi un gesto che vìola palesemente la neutralità delle sedi istituzionali e per questo motivo presenteremo uno specifico esposto alla Prefettura. La neutralità deve sempre essere garantita proprio per evitare che il Comune entri con faziosità in vicende complesse e delicate come quelle mediorientali e affinché non sembri che Bologna offra la propria solidarietà solo a una parte delle vittime del conflitto in corso. Invitiamo Lepore a ritirare la bandiera palestinese e ad adottare piuttosto altre iniziative che facilitino il dialogo tra religioni e culture diverse anche all’interno della nostra Città, evitando qualsiasi strumentalizzazione politica che abbia come effetto quello di esacerbare i contrasti invece di risolverli», le parole firmate da Stefano Cavedagna, Fabio Brinati, Felice Caracciolo, Francesco Sassone, Francesca Scarano e Manuela Zuntini.

 

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