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Giustizia, la soddisfazione di Meloni: "Migliorare la credibilità della magistratura"

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Via libera alla separazione delle carriere dei magistrati in Consiglio dei ministri. Nel vertice, durato circa 20 minuti, è stato approvato il disegno di legge costituzionale in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare. "Non ho niente di cui vendicarmi con i magistrati. Non capisco perché una riforma del genere si consideri punitiva verso i Pm: la magistratura non è mia nemica e chiedo a chi parla di vendetta se considera il governo come un nemico. Questa riforma era inserita nel nostro programma e siamo tutti d’accordo in Italia sul fatto che la giustizia vada migliorata: vogliamo migliorare la credibilità della magistratura, dire che il sistema non va modificato significa non tenere conto della volontà degli italiani", ha dichiarato Giorgia Meloni a Corriere Tv. 

 

 

"Introdurremo un organismo terzo con l’Alta corte disciplinare, togliendo tale competenza al Csm. Tale organo porrà rimedio al fenomeno delle correnti, che ha creato problemi alla giustizia italiana, con decisioni efficaci ed efficienti: serve un sistema indipendente dall’appartenenza a una corrente. Mi dispiace che qualcuno veda nella riforma un meccanismo punitivo, ma io non sono favorevole alla conservazione", ha spiegato la premier. La riforma della giustizia "darà valore ai magistrati, ai quali verrà riconosciuto valore indipendentemente che si iscrivano o meno a una corrente" politica. "Io non sono per lasciare le cose che non funzionano come stanno" e "non ho paura di chi vorrà combattermi per mantenere lo status quo e non sto qui a scaldare la sedia", ha sottolineato ancora la presidente del Consiglio. 

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