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Fratoianni lo smemorato: prendeva soldi da Soros e ora vuole vietarli ai partiti

Christian Campigli
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La doppia morale come strada maestra. Da seguire anche a costo di deragliare dai binari del buon senso e della logica più stringente. La sinistra italiana, e non da oggi, ha sempre adottato la politica dei «due pesi, due misure». Ciò che vale per loro, non vale per gli avversari. E cosi, Nicola Fratoianni, leader maximo di Avs, ha deciso di proporre una nuova legge per vietare il finanziamento privato ai partiti. Lo spunto, da buon professorino con la penna rossa, è ovviamente l'indagine che vede coinvolto il governatore della Liguria, Giovanni Toti. «La nostra è una proposta molto semplice, che vieta ai soggetti privati che abbiano interessi a qualsiasi titolo nel pubblico a finanziare la politica in tutte le sue articolazioni possibili: fondazioni, candidati, partiti. La portiamo a tutti i leader e segretari degli altri partiti, perché sia approvata subito: si può fare, mi auguro arrivi una risposta. L’urgenza ce l’ha sbattuta in faccia questa terribile vicenda ligure, serve fare pulizia». Il passaggio più interessante dell'intervista rilasciata al quotidiano Repubblica dall'uomo che ha fortemente voluto candidare alle elezioni europee Ilaria Salis è il seguente. «Penso si possa fare politica anche con meno risorse, Avs si finanzia con il due per mille, il tesseramento, piccoli finanziamenti.

 

Non prendiamo una lira dai soggetti privati, non li abbiamo mai presi, eppure facciamo politica. C’è chi propone di regolare il rapporto con le lobby, chi dice troviamo un meccanismo per il finanziamento pubblico. Io son pronto a discutere di tutto, ma prima risolviamo questo pericolo di commistione tra affari e politica, che a prescindere segna una sconfitta della politica, una politica che finisce a discutere sugli yacht invece che nei luoghi preposti per fare l’interesse pubblico.

Anche per questo penso sia arrivato il momento di una svolta, spero il nostro appello venga accolto, e che una eventuale risposta negativa si debba al fatto che in molti continuano a prendere finanziamenti da soggetti privati che hanno rapporti con il pubblico».

 

Al di là che chiunque abbia un minimo di esperienza politica sa benissimo come organizzare una campagna elettorale senza fondi sia sostanzialmente impossibile, risulta singolare come Fratoianni dimentichi “gli aiutini” di George Soros. Secondo l'ormai famigerato documento reso noto dall'agenzia di stampa Adnkronos, l'esponente pisano si è visto finanziare, per un totale di circa 110 mila euro, alcune attività insieme alla sua collega di partito Ilaria Cucchi, che ha intascato 150.729 euro in beni e servizi in occasione delle Politiche del 2022. Finanziamenti che son stati ben nascosti, quelli ricevuti dal banchiere d'affari ungherese, l'uomo che, a colpi di speculazioni, trenta anni fa affondò sia la sterlina che la lira. Chissà se la legge presentata da Fratoianni prevede un'eccezione per i paladini dei deliri no border e delle ong. Dalla sinistra nostrana ci sarebbe da aspettarselo.

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