o maschi o femmine
Roccella non arretra: “No alla forzature gender. O si è maschi o si è femmine”
Italia reazionaria dopo il no al documento Ue sui diritti Lgbtq? «La nostra è una posizione liberale. Abbiamo aderito a una dichiarazione contro la transfobia, la bifobia, l’omofobia» ma quel testo «lo troviamo molto sbilanciato verso il cosiddetto gender. Chiede agli Stati Ue, e questo è l’incipit, di affermare il loro impegno in favore dell’identità gender. A noi questo non va bene». A fare chiarezza dopo le polemiche degli ultimi giorni, rilasciando un’intervista al Messaggero, è la ministra della Famiglia Eugenia Roccella. Nel documento di Bruxelles si affermano tre libertà: libertà di vivere come si vuole, libertà di amare chi si vuole, libertà di essere chi si vuole. «Sulle prime due libertà, nessun dubbio. Ma la terza a mio parere - dice Roccella - è una forzatura ideologica e una negazione della realtà dei fatti, perché la realtà del corpo e l’appartenenza sessuale non si può cambiare fino in fondo. Credo, e un terzo dei Paesi Ue manifesta la medesima sensibilità, che debba valere ancora il cosiddetto binarismo sessuale, ci sono le femmine e ci sono i maschi». Una distinzione che non è escludente ma «conservatrice, sì. Nel senso che intendiamo conservare l’antropologia in cui siamo sempre stati immersi e su cui si fonda la genitorialità e la continuità del gruppo umano, perché se togli maschi e femmine anche la genitorialità cambia e non ci si può meravigliare se i figli non si fanno più».
Per Roccella «ogni persona dev’essere libera e non discriminata, questo è il punto base. Perciò siamo a favore dell’inclusione di chi decide di cambiare sesso e siamo contro la transfobia. Ma c’è un problema di fondo che va chiarito con coraggio. Qui si vuole cambiare il paradigma dell’umano. Si cerca di negare non solo la biologia ma di negare anche il corpo, che è basato sulla differenza sessuale tra uomini e donne. Il corpo non va considerato un oggetto che ci portiamo appresso. Una persona è il suo corpo. Puoi fare la transizione sessuale e tutte le operazioni conseguenti alla tua scelta, prendendo gli ormoni. Ma dovrai prendere i farmaci per tutta la vita, perché i tuoi cromosomi resteranno sempre gli stessi, derivati dalla nascita, anzi dalla fecondazione».
In Italia «la transizione sessuale è accompagnata dal punto di vista normativo e sanitario, ed è più che ammessa. Quel che si vuole affermare, e non va bene, è che il sesso è quello percepito e che comunque esiste un ventaglio di possibilità che - chiosa l’esponente del governo Meloni nel colloquio con il quotidiano - rientrano nella categoria del fluido».