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Pd, patto Bonaccini-Schlein per fermare la rivolta pacifista di Strada e Tarquinio

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Elly Schlein e Stefano Bonaccini si sono riavvicinati in vista delle elezioni Europee, con la segretaria che ha capito che deve blindarsi da tutte le possibili tempeste che arrivano dall’esterno, ma soprattutto dall’interno del Partito democratico. “Il presidente Pd le sta dando manforte (e ragione) anche nei casi più spinosi”, il retroscena del Corriere della Sera sull’accordo stretto tra gli allora contendenti per la poltrona di nuovo segretario dei dem. E Bonaccini ha risposto presente, cercando di placare i bollenti spiriti pacifisti dei volti candidati alle prossime elezioni: “Le posizioni di Cecilia Strada e Marco Tarquinio sono in netta minoranza. L’aver sostenuto la resistenza ucraina per me, per Schlein e per il partito, è giusto”. “Su questo fronte la segretaria non sta scartando dalla retta via come sospetta qualche dem”, l’analisi di Maria Teresa Meli sul quotidiano. 

 

 

Che ricorda che Bonaccini, con una netta giravolta rispetto al passato, sta sostenendo Schlein anche sul tema dell’alleanza delle forze d’opposizione: “Se non vogliamo che la destra governi dobbiamo fare in modo di trovare quello che ci unisce non quello che ci divide. Chi non vorrà costruire un nuovo centrosinistra diventerà il miglior alleato della destra e allora gli andremo a prendere i voti uno a uno in casa loro…”. Intanto Schlein pensa sempre con maggiore insistenza a Nicola Zingaretti come numero uno del gruppo Pd al Parlamento europeo: una strategia per blindare il partito dalle voci dissidenti.

 

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