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Europee, Salvini “chiama” Conte al confronto. Ma il capo del M5S non ci casca

Edoardo Romagnoli
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Matteo Salvini sfida Giuseppe Conte al confronto tv da Bruno Vespa ma il leader M5S sembra non voler cogliere l’invito. Perché? Il motivo è semplice. Se Conte accettasse il dibattito a due con Salvini sancirebbe definitivamente la sua posizione subalterna rispetto a Elly Schlein e Giorgia Meloni. Forse anche per questo il Movimento 5 Stelle in risposta all’intervista di Vespa a la Repubblica parla di un «confronto a tre». Nella nota dei pentastellati si spiega come «la delibera della Commissione vigilanza sui confronti è molto chiara quando chiede che (i dibattiti, ndr.) siano i più ampi possibili, stabilendo un minimo di tre partecipanti». È il tentativo di Conte di infilarsi fra Schlein e Meloni per evitare ciò che i sondaggi stanno mostrando chiaramente in vista delle elzioni Europee: la polarizzazione dei voti fra Partito democratico e Fratelli d'Italia; che infatti stanno crescendo nelle rilevazioni.

 

 

Per questo se accettasse il confronto con Salvini, leader della terza forza di governo, sarebbe una sconfitta, anche nel caso in cui riuscisse nel dibattito a prevalere sull’avversario politico. Verrebbe visto come il dibattito minore, il sequel poco riuscito del film da Oscar girato da Meloni e Schlein. A livello giornalistico sarebbe interessante comunque assistere al primo scontro televisivo fra Salvini e Conte dopo quello in Aula al Senato ai tempi del governo gialloverde.

 

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