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Premierato, Giorgia Meloni: "In punta di piedi ma nessun intento dilatorio"

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Sulla riforma costituzionale del premierato «sono sempre disponibile a dialogare purché l’intento non sia dilatorio e non sia quello che tante volte abbiamo visto...». L'ha detto la premier Giorgia Meloni parlando al convegno sulle riforme nella Sala della Regina di Montecitorio. «Abbiamo fatto quello che i cittadini ci hanno chiesto di fare» perché la riforma, declinata poi in corsa al premierato, «era nel nostro programma elettorale. Noi abbiamo proposto una riforma che risolve alcuni dei grandi problemi strutturali di questa nazione, per questo la definisco ’la madre di tutte le riformè. E lo abbiamo fatto toccando solo 7 articoli della Costituzione, lo abbiamo fatto in punta di piedi. Non abbiamo fatto una riforma che entrava a gamba tesa, che stravolgeva la Costituzione. È stata una scelta politica, di dialogo». Lo rivendica la premier Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera a un convegno sul tema. «Ero partita da un sistema semipresidenziale alla francese - ricorda - Abbiamo incontrato le altre forze e tutte dicevano che il presidente della Repubblica non si tocca. Così ho abbandonato il semipresidenzialismo, perché sarebbe stato divisivo». Dunque, sostiene e più riprese, si «è decido si entrare in punta di piedi, pur facendo una grande rivoluzione».

 

 

 

 

«Sono convinta che faremmo un buon servizio alla Nazione se accompagnassimo» la riforma del premierato con «una legge elettorale che ricostruisca il rapporto eletto-elettore e consolidi la democrazia dell’alternanza. Credo di essere stata la presidente dell’unico partito che ha avuto il coraggio di presentare emendamenti che reintroducevano le preferenze per l’elezione dei parlamentari. Non sono mai stata contraria, anzi, e anche su questo sono aperta». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando nella Sala della Regina di Montecitorio.

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