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Pd, Tarquinio bacchetta ancora Schlein: “Mi sento come un papa straniero”

Edoardo Sirignano
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«In questo Pd mi sento un Papa straniero». Sono le parole con cui Marco Tarquinio, candidato nella circoscrizione Centro per il Pd, apre il suo comitato elettorale. All’evento, tenutosi nei pressi della Stazione Trastevere, molti cittadini, poca nomenclatura, qualche vaticanista e soprattutto curiosi di capire la differenza tra il nuovo corso dell’ex direttore dell’Avvenire, sponsorizzato da Goffredo Bettini (grande assente della serata) e quello della segretaria Elly Schlein. «La politica – spiega il giornalista - deve tornare a occuparsi dei problemi veri della gente. Basta seguire astrazioni singolari. Nella mia sede ci sono tante persone normali, ma anche dirigenti da rispettare perché hanno il avuto coraggio di non schierarsi per guerre di comodo».

 

 

Tra i volti noti il capogruppo in Regione Mario Ciarla. Diversi, invece, i riferimenti di Demos, tra cui il segretario nazionale Paolo Ciani, che esorta i militanti della sua piccola formazione a contarsi sul ticket formato da Tarquino e dall’uscente Beatrice Covassi, presente all’iniziativa capitolina: «Facciamo – sottolinea il deputato – battaglie in cui altri non credono». Chi, senza giri di parole, lancia bordate verso l’esecutivo guidato da Elly è l’ex europarlamentare Silvia Costa, che però sottovoce promette l’appoggio degli scontenti “prodiani”, ultimamente non tanto allineati col gotha del Nazareno: «Preferivo – afferma, imitando il suo riferimento politico - che tutti i segretari di partito non facessero i capilista». Un appoggio concreto a Tarquinio dovrebbe arrivare pure dal Campidoglio. A riunire le truppe vicine al sindaco Gualtieri c’è l’assessore Barbara Funari, coadiuvata da Sabrina Alfonsi, la più votata nel Pd alle ultime comunali e dalle consigliere Antonella Pollicita e Antonella Melito.

 

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