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Migranti, il ministero degli Esteri allunga la lista dei Paesi sicuri: quali sono

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Il decreto della Farnesina sui migranti, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, inserisce Bangladesh, Camerun, Colombia, Egitto, Perù e Sri Lanka nella lista dei Paesi sicuri. L’inclusione non ha effetto sulle domande presentate dai cittadini di questi Paesi prima dell’adozione del decreto. Finora l’Italia aveva considerato Paesi sicuri: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Camerun, Capo Verde, Colombia, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Nigeria, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. 

 

 

 

 

Secondo il dlgs 25/2008, «uno Stato non appartenente all’Unione europea può essere considerato Paese di origine sicuro se, sulla base del suo ordinamento giuridico, dell’applicazione della legge all’interno di un sistema democratico e della situazione politica generale, si può dimostrare che, in via generale e costante, non sussistono atti di persecuzione né tortura o altre forme di pena o trattamento inumano o degradante, né pericolo a causa di violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale. La designazione di un Paese di origine sicuro può essere fatta con l’eccezione di parti del territorio o di categorie di persone». Il cittadino di un Paese considerato sicuro può comunque chiedere e ottenere protezione internazionale in Italia. Ci sono, però, differenze nella procedura rispetto ai cittadini di altri Paesi, come l’esame prioritario della domanda e la possibilità che questa sia dichiarata manifestamente infondata se il richiedete non invoca «gravi motivi» per considerare la sua permanenza in quel Paese non sicura a causa della situazione particolare.

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