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Toti, bomba giudiziaria a un mese dal voto. Salvini: "Conto che si faccia chiarezza"
Fa rumore la notizia piombata a un mese dalle elezioni europee, ossia l’inchiesta della Dda di Genova che ha portato agli arresti domiciliari del governatore della Liguria Giovanni Toti e del suo capo di gabinetto Matteo Cozzani. Misure nei confronti di altre otto persone tra cui Paolo Emilio Signorini, già presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, in carcere con l’accusa di corruzione, domiciliari anche per Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e del presidente Toti.
"Per me ogni cittadino italiano è innocente fino a prova contraria, a Bari, Torino, Genova e ovunque, quindi non commento"; dice il ministro delle Infrastrutture e Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo alle case Aler di via Salomone a Milano sull’arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ai domiciliari per corruzione. "Mi spiace, io stesso sono a processo e rischio la galera perché ho bloccato gli sbarchi. Non mi basta l’iniziativa di un giudice per sentenziare che qualcuno a Bari o a Genova è una persona per male. Conto che si faccia chiarezza il prima possibile. Si è innocenti fino a prova contraria e questo vale per tutti".