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Elly Schlein firma per abolire il Jobs Act. Renzi: "Ma come fate a restare nel Pd?"

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Elly Schlein ha rotto gli indugi ed è uscita allo scoperto: "Firmerò per il referendum della Cgil", ha detto. La segretaria del Pd ha messo la sua firma in calce al referendum di Maurizio Landini contro il Jobs Act, la riforma del lavoro del Pd, voluta nel 2016 dall’allora leader dem Matteo Renzi. La scelta è coerente con il suo passato, ma non con quella del partito. E infatti la risposta del numero uno di Italia Viva non si è fatta attendere. "Elly Schlein firma i referendum contro il JobsAct. La segretaria del PD firma per abolire una legge voluta e votata dal PD", ha scritto su X. "Finalmente si fa chiarezza. Loro stanno dalla parte dei sussidi, noi dalla parte del lavoro. Amici riformisti: ma come fate a restare ancora nel PD?", ha aggiunto.

 

 

In questo modo Schlein non rischia di restare indietro, dal momento che Giuseppe Conte nei giorni scorsi ha già sottoscritto il referendum promosso dal segretario della Cgil Maurizio Landini. "Ho già detto in questi giorni che molti del Partito democratico firmeranno, così come altri legittimamente non lo faranno - ha spiegato Schlein durante un evento elettorale a Forlì - Io mi metto tra quelli che firmeranno, non potrei far diversamente visto che era un punto qualificante della mozione con cui ho vinto le primarie l’anno scorso ed ero in piazza con la Cgil nel 2015 ed è il secondo referendum che firmo per l’articolo 18". Sono già molti gli esponenti Dem che hanno detto di non approvare il referendum, da Stefano Bonaccini a Lorenzo Guerini fino a Graziano Delrio. 

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