le dichiarazioni

Sgarbi contro Gomez: "Dice il falso, nessuna candidatura in cambio delle mie dimissioni"

“Le indiscrezioni e le informazioni di un giornalista non possono essere bugie. Invece questo è proprio il metodo di Gomez che mente parlando di presunti retroscena che non esistono”. Vittorio Sgarbi non ci sta e attacca il direttore della versione online del Fatto Quotidiano Peter Gomez che durante una puntata di Tagadà ha rivelato quello che sarebbe un retroscena politico. “Abbiamo appreso – dice il giornalista – come la Meloni quando lo convinse a dare le dimissioni a febbraio gli garantì in cambio una candidatura alle Europee”. Per il critico d’arte è tutto falso. “Non mi ha fatto dimettere Meloni, mi sono dimesso io da Porro. Poi quando lei è tornata dal viaggio di lavoro in cui era impegnata l’ho incontrata per riferire anche a lei la mia decisione. E lei mi ha ringraziato per aver deciso in autonomia di dimettermi senza costringere lei a farlo”. Quindi Gomez sta dicendo una bugia. “Sì, anche perché io non avevo nulla da dare in cambio quindi quale scambio ci sarebbe mai potuto essere? Il suo (di Meloni, ndr.) è stato un gesto di generosità ma nella mente arida di Gomez non c’è il concetto di generosità. Mi hanno candidato poi starà a me prendere i voti. È come dare un teatro a Pavarotti”.

 

  

 

Ma quindi come è andata la proposta della candidatura? “é un lavoro che parte da lontano. Quando incontrai Meloni me lo propose, ripeto come gesto di generosità per gli attacchi che stavo ricevendo, poi ho portato avanti il progetto insieme ai vertici del partito come Donzelli e La Russa”. Ma le bugie per Sgarbi non finiscono qui. Gomez ha detto che il critico “è un pregiudicato da anni per truffa ai danni dello Stato”. Vero? “è una storia che ripetono da anni. In realtà io sono stato processato per delle assenze fatte mentre ero in aspettativa senza stipendio, quindi nessuna truffa”. Mentre per l’affaire dei quadri l’inchiesta è ancora in corso e garantismo vuole che fino alla sentenza definitiva Sgarbi sia da considerare innocente. E a proposito di garantismo Sgarbi rivela “avrei fatto candidare la Salis con Forza Italia nel ricordo di Berlusconi e nel solco della tradizione garantista del partito”.

 

 

Ci sono state reazioni alla notizia della sua candidatura? “Appena è uscita la notizia della mia candidatura ho ricevuto una serie di messaggi di persone che si congratulavano con me. Uno di questi mi ha colpito perché un’attrice teatrale, di nome Annalisa Favetti, mi ha scritto che saputo della mia candidatura ha finalmente trovato una motivazione per andare a votare”. Quindi Sgarbi nonostante tutti gli articoli contro e le puntate di Report ancora raccoglie molti consensi? “Io non posso fare un metro senza che mi fermino per chiedermi un selfie, Gomez quando cammina per strada lo scambiano per un parcheggiatore”. Ma cosa farà una volta sbarcato al Parlamento europeo? “Abbiamo bisogno di un presidio in Europa per difendere il patrimonio artistico italiano che è il primo al mondo e poi proporrò all’Unesco di rendere patrimonio dell’Umanità la Magna Grecia. Un concetto filosofico, culturale e artistico che unisce Italia e Grecia e che ha dato fondamento e origine all’Europa”. E Gomez? “Gomez mi aveva invitato insistentemente al suo programma La Confessione, ecco non ci andrò”.