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Sondaggio Emg, a Calenda costa carissimo correre da solo. Azione nel baratro

Gianni Di Capua
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Leggendo l'ultimo sondaggio «Emg Different» sembra proprio che la scelta di non entrare nella lista degli «Stati Uniti d’Europa» costerà cara ad Azione. Il partito di Carlo Calenda si attesta al 3,4% non raggiungendo la soglia di sbarramento del 4% necessaria per entrare al Parlamento europeo alle elezioni Europee di giugno. Questo nonostante ci sia un’affluenza attesa che va oltre il 50% (55%). Molto bene il centrodestra con il 44,5%, composto dal 27,5% di Fratelli d'Italia, l’8,7% della Lega e l’8,3% di Forza Italia-Noi Moderati. Lontano il centrosinistra al 24,2%, risultato della somma fra il 20,5% del Pd e il 3,7% di Sinistra Italiana e Verdi. Se le percentuali rimanessero queste sarebbe una buona notizia per Elly Schlein, che raggiungendo la famosa quota di sopravvivenza del 20% potrebbe mantenere la poltrona da segretaria del Partito democratico. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte segue con il 16% mentre gli Stati Uniti d’Europa (Italia viva insieme a +Europa) raggiungono il 5%. Male Michele Santoro con l’1,9% e Libertà di Cateno De Luca con l’1,8%.

 

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