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25 aprile, Eike Schmidt partecipa al corteo. Smacco alla sinistra: "Non è pro forma"

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Christian Campigli
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La Festa della Liberazione dovrebbe essere un giorno di giubilo per tutti. Una frase che la sinistra ripete, come un mantra, da decenni. Secondo i progressisti, la destra non avrebbe fatto i conti col proprio passato e avrebbe difficoltà ad abiurare al ventennio mussoliniano. Eppure, quando i sinistri si trovano di fronte un candidato sindaco dichiaratamente antifascista, che ha ribadito come, "da tedesco mi vergogno di quello che hanno fatto i tedeschi", fanno a gara per denigrarlo. Questa mattina Eike Schmidt, con il fazzoletto dell’Aned (l'associazione nazionale deportati) legato al collo, ha partecipato alla manifestazione che si è tenuta in Piazza della Signoria, a Firenze. Insieme a lui il capogruppo di Forza Italia in Regione, Marco Stella, Federico Bussolin, capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio e il senatore di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi.

 

 

Quest'ultimo ha raccontato, attraverso la propria pagina Facebook, uno spiacevole episodio. “Come sempre ho presenziato alla cerimonia della Liberazione. Alla fine del corteo, mentre parlavo con un commerciante, mi si sono avvicinate due signore con dito puntato e bandiere e foulard al collo: ‘Noi siamo stati a festeggiare la Liberazione, capito?’ E io: ‘Anche io, anche se credete sia solo la vostra festa. Ed è proprio per questo, che la piazza non è piena come dovrebbe. Arrivederci”. Ma non basta. In rete si possono leggere commenti che vanno da un banale “il tedesco perché viene nella nostra piazza?” di Alberto ad un ben più scandaloso “io i fascisti e soprattutto quelli che fanno finta di non esserlo, non li voglio” di Alessandra. “L'antifascismo unisce tutti, in Italia ed in Europa. È un valore massimo, non deve essere divisivo - ha ricordato Eike Schmidt, a margine della manifestazione odierna – ogni anno ha un grande valore essere qui, non è un pro forma. Dobbiamo fare molta attenzione, perché sta riemergendo l'antisemitismo. Il ricordo del 25 aprile è fondamentale per tutti”. 

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