Premierato, ok al mandato al relatore. Presto la riforma in Aula
Sarà lo stesso presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Alberto Balboni, il relatore del ddl Casellati sul premierato, il cui iter in Commissione si è concluso ufficialmente. Il testo potrebbe ora essere calendarizzato per l’aula in occasione di una conferenza di gruppo martedì della prossima settimana. Il tutto dopo 5 mesi di lavori in Commissione, 59 audizioni, 1800 emendamenti, 4 emendamenti del governo «che hanno tenuto conto delle necessità di miglioramento emerse dalle audizioni» spiegano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Alberto Balboni, presidente della Commissione, Costanzo Della Porta, Andrea De Priamo, Marco Lisei, Marcello Pera e Domenica Spinelli. Che ricordano: «Sono stati approvati anche alcuni emendamenti delle minoranze ed un emendamento del presidente Pera. Con la votazione del mandato al relatore in Commissione si segna un passo fondamentale nel percorso della riforma. Importante che il consenso alla proposta vada oltre il perimetro della coalizione di governo grazie al voto favorevole del Gruppo Autonomie e con l’astensione di Italia Viva».
Secondo la maggioranza «con il premierato si dà più peso alla sovranità dei cittadini che finalmente sceglieranno da chi essere governati, mai più ribaltoni o governi anomali e più stabilità con conseguenze positive anche per l’economia nazionale» spiegano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Alberto Balboni, presidente della Commissione, Costanzo Della Porta, Andrea De Priamo, Marco Lisei, Marcello Pera e Domenica Spinelli. «Governo e maggioranza -hanno onorato questo importante esercizio democratico con la massima attenzione e apertura al dialogo - spiega la ministra Elisabetta Casellati, madre della riforma - Abbiamo ascoltato costituzionalisti e opposizioni senza pregiudizi e con spirito costruttivo, accogliendo diverse osservazioni. Presto gli italiani potranno scegliere direttamente il loro presidente del Consiglio mettendo la parola fine a inciuci, giochi di palazzo e governi tecnici. Per Peppe De Cristofaro, esponente di Avs in Commissione Affari Costituzionali, invece »il voto sul mandato al relatore certifica lo scambio politico che si sta consumando sulle spalle degli italiani. Al Senato il Premierato, alla Camera l’Autonomia differenziata, due provvedimenti che stravolgono la Costituzione e costituiscono le basi di una pericolosa torsione anti-democratica. Il Premierato ’all’italianà non risolverà nessuno dei problemi dell’Italia, non migliorerà la partecipazione dei cittadini alla politica. Mentre umilia il Parlamento e riduce i poteri del Presidente della Repubblica«.