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Ilaria Salis, si mette male. Il sondaggio Tecnè sulle Europee è una mazzata

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La manovra che ha portato alla candidatura di Ilaria Salis alle europee rischia di ritorcersi contro l’insegnante italiana detenuta in Ungheria in attesa di giudizio con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni militanti neonazisti. La 39enne brianzola, dopo essere stata corteggiata dal Pd di Elly Schlein per un seggio a Bruxelles che l'avrebbe allontanata dal carcere, si è candidata con l'Alleanza Verdi-Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Ma la scelta potrebbe rivelarsi molto poco producente. Infatti il posto in lista per il voto dell'8 e del 9 giugno non le garantisce l'uscita dal carcere di Budapest, che scatterebbe solo dopo la richiesta all'Europarlamento da parte delle istituzioni ungheresi in caso di elezione. Ipotesi che si allontana, almeno stando al sondaggio Tecnè diffuso lunedì 22 aprile da Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro su Rete4. 

 

In base alla rilevazione mandata in onda ieri, infatti, tra i partiti in lizza per superare l'asticella del 4 per cento prevista per le europee la lista degli Stati uniti d'Europa supererebbe la soglia grazie al 5 per cento degli orientamenti di voto, risultato che a oggi permetterebbe al "contenitore" che mette insieme +Europa, Italia Viva, i Radicali italiani, il Partito Socialista, Lib-Dem e Italia C'è, di conquistare quattro seggi. Sotto l'asticella anche Azioen di Carlo Calenda, dato al 3,8 per cento e quindi senza seggi all'Europarlamento. Stesso risultato stimato per la lista di Avs per cui Salis corre come capolista nel Nord-Ovest. Insomma, niente elezione - almeno in base alla rilevazione presentata in studio da Carlo Buttaroni di Tecnè - per Salis e per gli altri candidati rossoverdi come Ignazio Marino, Mimmo Lucano e la new entry Christian Raimo.

 

Certo, si potrebbe obiettare, mancano solo un paio di decimali alla soglia  la campagna elettorale è ancora lunga. Tuttavia, spiega Buttaroni, anche se Bonelli e Fratoianni riuscissero a conquistare qualche seggio non è scontato che l'insegnante brianzola possa volare a Bruxelles. In base alle stime di Tecnè, infatti, la circoscrizione Italia nord-occidentale è la "più difficile” per i rossoverdi. 

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