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Sondaggio Pagnoncelli, "esecutivo non sfiorato" ma c'è la conferma a un sorpasso

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Le tensioni in Medio Oriente potrebbero tramutarsi in un conflitto regionale. Il caso Bari si allarga di giorno in giorno. L'indagine su Alfonso Pisicchio ha ora inguaiato anche il governatore della Puglia Michele Emiliano. E il Pd è sempre più isolato. Tanto che le previsioni sul traguardo diventano cupe. Per non parlare poi di quanto la decisione di Ilaria Salis di candidarsi con Avs sia un colpo basso. Sulla bilancia pesano anche i continui affondi di Giuseppe Conte. Questo è il quadro che va tenuto in considerazione quando si leggono i risultati dell'ultimo sondaggio di Nando Pagnoncelli pubblicato sul Corriere della Sera. Un dato emerge in maniera cristallina: "L’esecutivo non appare sfiorato da questi episodi: gli indicatori sono stabili, con decrementi non significativi".

 

 

"Il governo si attesta su un indice di 46 (% di voti positivi su chi esprime un’opinione) in calo di un punto rispetto alla rilevazione precedente; la presidente del Consiglio manifesta le stesse tendenze: indice pari a 47, anch’esso in decremento di un punto rispetto all’ultimo dato", si legge. Fatto, questo, che conferma la fiducia degli italiani e gli ottimi risultati in attesa delle elezioni europee. Rispetto al mese scorso, crescono tre partiti: "Fratelli d’Italia che si colloca al 28,5% con un aumento di un punto percentuale, il Partito democratico, che cresce dello 0,7% e si colloca al 21,2 e Azione con un miglioramento di oltre un punto (1,3%) stimata al 3,8". 

 

 

Carlo Calenda "per ora non supera la soglia di sbarramento del 4% che gli consentirebbe di avere eletti al Parlamento europeo". In calo il Movimento 5 stelle guidato da Giuseppe Conte, "stimato al 15,9%". C'è la conferma a un sorpasso nel centrodestra: "FI si colloca all’8,6%, rimane tuttavia oltre un punto sopra la Lega, stimata al 7,4%, in calo dello 0,6%". Stati Uniti d’Europa, l’alleanza tra +Europa, Italia viva e realtà minori, "viene oggi stimata al 4,5%".  Ancora sotto la soglia l’Alleanza verdi-sinistra, che si ferma al 3,7%. Lontani gli altri schieramenti. Parliamo dell’aggregato di Libertà di Cateno De Luca (2,5%), e della lista di Michele Santoro, Pace Terra Dignità, stimata all’1,5%. 

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