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Europee, primi big in campo. Tajani capolista FI, Bonaccini verso Bruxelles

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A meno di due mesi dalle elezioni europee, i primi big scendono in campo candidandosi in prima persona per aiutare i loro partiti a ottenere percentuali più alte alle urne. A esporsi per primi sono Antonio Tajani e Stefano Bonaccini. Il vicepremier e ministro degli Esteri ufficializza che sarà candidato per Forza Italia come capolista in quattro circoscrizioni su cinque, lasciando le Isole a Caterina Chinnici. Sul fronte Pd è invece la segretaria Elly Schlein a dare la notizia che il presidente del partito e governatore dell'Emilia-Romagna sarà capolista per i dem nella circoscrizione Nord-Est.

Al Consiglio nazionale di Forza Italia, è lo stesso Tajani dal palco a spiegare che farà la campagna da capolista "profondendo tutte le mie forze senza mai rinunciare o far passare in secondo piano il ruolo di ministro degli Esteri e vicepremier. Non è solo il segretario del partito che vuole guidare le liste per rinforzarle. Il motivo principale è mettere nell'agone elettorale tutta la mia esperienza politica, in Europa, la rete di conoscenze, tutta una storia nella quale ho creduto". "Mi batterò senza risparmiarmi", aggiunge, spiegando che si impegnerà nella campagna in tutta Italia, "anche nell'unica circoscrizione dove non ho ritenuto giusto candidarmi, nelle Isole, dove c'è meno spazio ed è giusto dare spazio ai rappresentanti del territorio. Ho chiesto" a Caterina Chinnici "di guidare la nostra lista, perché voglio che sia chiaro il nostro impegno", per dare "un messaggio inequivocabile per dire da che parte stiamo". Tajani, dicendosi fiducioso che l'alleanza di FI con Nm arriverà al 10% alle urne, ribadisce che "il voto più utile all'Italia in queste elezioni europee è il voto dato a Forza Italia, perché il Ppe è la forza politica più grande nel Parlamento europeo ed esprimerà il presidente della Commissione, e se vogliamo un'Italia più forte serve un Ppe più forte".

 

Nelle stesse ore Schlein dà l'annuncio della candidatura del suo ex sfidante per la segreteria perché, spiega, "dobbiamo schierare tutte le energie migliori di cui disponiamo. Per questa ragione ho chiesto a Stefano Bonaccini di guidare la lista del Nord-Est: la sua esperienza decennale da presidente dell'Emilia-Romagna e il suo ruolo di presidente del Pd ne fanno una proposta molto forte". A stretto giro con un messaggio social Bonaccini rassicura i suoi concittadini emiliano-romagnoli: "Oggi non finisce nulla, oggi è un nuovo inizio. Abbiamo ancora tantissima strada da percorrere insieme". Quella resa nota oggi "è una scelta nata da una riflessione lunga. Sono stati, per me, 10 anni importantissimi, alla guida di questa Regione". Per il passaggio di consegne, nessuna ansia: "Le elezioni regionali si svolgeranno ragionevolmente nel prossimo autunno, cioè 10 anni dopo quelle che mi portarono qui: sarà una transizione ordinata, come siamo abituati a fare in Emilia-Romagna". Dalla maggioranza, in particolare da Fratelli d'Italia, arrivano richieste di dimissioni immediate a Bonaccini, e accuse di voler abbandonare il territorio.

 

Intanto anche la lista degli Stati Uniti d'Europa comunica le principali candidature: Emma Bonino nella circoscrizione Nord-Ovest, Graham Watson nel Nord-Est, Gian Domenico Caiazza al Centro, il segretario del Psi Enzo Maraio al Sud, la presidente di 'Nessuno tocchi Caino' Rita Bernardini nelle Isole saranno i capilista. Matteo Renzi spiega: "Nessuno di Italia viva sarà capolista, perché non siamo qui a mettere bandierine o a chiedere un posto in più, ma per dire che a questo progetto crediamo" e inoltre che "chi si candida in Europa va in Europa. A coloro che parlano di serietà chiediamo di firmare un impegno: chi viene eletto poi va in Europa".

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