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Elly Schlein striglia i suoi: "Basta parlare di Conte", Pd a nervi tesi

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La segretaria del Pd Elly Schlein è tra due fuochi: da una parte il logoramento da parte del Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte partito dopo le inchieste di Bari, dall'altra le manovre della sinistra rossoverde che prova a conquistare gli elettori dem così come forze di centro in vista delle prossime elezioni europee. Secondo un retroscena del Corriere della sera, Schlein ha strigliato i suoi, rei di contribuire ad alimentare la diatriba Pd-M5s in un momento cruciale della campagna elettorale. "Basta parlare di Conte. Ci sono le elezioni e il nostro avversario è la destra. Mi auguro che lo sia anche per lui", sono le frasi attribuite alla segretaria. Che de relato lancia un avvertimento al leader grillino: "Lui in questo periodo ci ha rinfacciato molte cose, ma io non gli ho mai rinfacciato il suo governo con Salvini e i decreti Sicurezza e non lo farò nemmeno ora", è il messaggio consegnato ai fedelissimi.

 

Insomma, la comunicazione "zen" rivendicata da Schlein potrebbe subire delle rimodulazioni. Conte, dal canto suo, dalla Basilicata lancia parole come pietre evocando scenari alla Tangentopoli per le inchieste pugliesi. C'è un altro aspetto che mette il Pd al centro delle attenzioni di tutta la galassia del centrosinistra. A partire dall'alleanza Verdi-Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni che "puntano a togliere voti al Pd. È l’obiettivo di Avs, che, non a caso, alle Europee ha candidato Ignazio Marino (nonostante i dem avessero tentato di convincere Bonelli a lasciar perdere) e Mimmo Lucano (il Pd lo avrebbe voluto nelle sue liste)", ma anche Carlo Calenda "punta quel bacino elettorale".

 

Tornando ai rossovedi, per il Foglio Ilaria Salis, da tempo nelle mire di Schlein, sarebbe "pronta ad accettare la candidatura alle europee con Avs, l’alleanza di Verdi e Sinistra italiana". "Salis si trova reclusa nel carcere di Budapest e sarà il corpo diplomatico italiano ad autenticarle oggi la firma per l’accettazione della candidatura. Per lei è il pronto il posto di capolista nel nord ovest", rivela il quotidiano anche se Bonelli ha smentito a L'aria che tira, su La7. Dalla 39enne maestra di Monza, arrestata l’11 febbraio 2023 e da allora detenuta in Ungheria perché accusata di aver partecipato all’aggressione di alcuni neonazisti che avevano preso parte al ’Giorno dell’onore', arriva solo il commento del suo avvocato, Eugenio Losco interpellato dall’Adnkronos è sintetico ma puntuale: "Non so se Ilaria Salis ha scelto di candidarsi, se così fosse è una scelta personale che rispetto".

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