Caso Pozzolo, “posso aver sparato io?”. Il racconto di Delmastro: bianco e sotto choc
Emanuele Pozzolo «bianco in volto e completamente sotto choc», che ripete ossessivamente «ma posso avere io sparato?». Ma anche Pozzolo «alterato dall’assunzione di alcolici» o «rassegnato» davanti ai carabinieri. Sono numerose e ricche di sfumature le descrizioni del comportamento del deputato protagonista della vicenda dello sparo al veglione di Capodanno alla Pro Loco di Rosazza che sono contenute nei verbali delle deposizioni rilasciate dai testimoni, sia ai Carabinieri nell’immediatezza dei fatti nell’immediatezza dei fatti, sia nei giorni successivi davanti ai magistrati della Procura. A descrivere il parlamentare come in preda ad una sorta di catalessi dopo lo sparo, è in particolare il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro.
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Rispondendo l’8 gennaio alla procuratrice Teresa Angela Camelio e alla sostituta Paola Francesca Ranieri con il comandante dei Carabinieri di Andorno Micca maresciallo Alessandro Sabatini, Delmastro ricorda che al momento in cui è rientrato nella sala (si trovava all’esterno a fumare una sigaretta con alcuni conoscenti della figlia, dopo aver caricato la sua macchina) «ho notato Pozzolo seduto in prossimità del tavolo spostato contro la parete; in particolare ricordo che fosse seduto a metà della tavolata, con la schiena rivolta verso il tavolo. Dopo si è sicuramente alzato e credo che fosse quello il momento in cui Campana gli ha detto ’perché l’hai fatto?’. In particolare, ricordo che Pozzolo fosse dietro di me quando Campana gli parlava, ma Pozzolo non gli rispondeva in alcun modo». A quel punto l’indagato si sarebbe avvicinato al sottosegretario «bianco in volto e completamente sotto shock, mi diceva ’ma posso avere io sparato?’ due o tre volte, era catatonico».
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«Sinceramente - precisa Delmastro - non sapevo cosa dirgli e non gli ho risposto». Se il sottosegretario sottolinea come «non ho avuto l’impressione che (Pozzolo - ndr) fosse brillo né prima né dopo», un altro testimone descrive in modo esplicito uno evidente stato di ebbrezza del deputato. È Maverick Morello, figlio del caposcorta di Delmastro. Morello, descrivendo il momento in cui Pozzolo gli è stato presentato, dice ai Carabinieri «ho percepito che lui fosse alterato dall’assunzione di alcolici»; opinione condivisa da sua sorella Valentina Morello, moglie di Luca Campana, il 31enne ferito dallo sparo, che mette a verbale che a suo parere Pozzolo era «evidentemente alterato, penso in seguito dell’assunzione di alcol». E Maverick precisa anche che durante il tragitto fatto per trasportare Campana all’ambulanza, Pozzolo «ha inciampato almeno due tre volte pericolosamente, probabilmente a causa del suo stato d’ebbrezza».
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