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Case green, l'attacco di Calenda: "Non sono finanziabili"

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«Senza l’energia nucleare non abbiamo nessuna possibilità di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero. E oggi in Europa è considerata un’energia verde a tutti gli effetti». Lo afferma Carlo Calenda in una intervista al Corriere della Sera. «Le energie rinnovabili non sono costanti come il nucleare, sono intermittenti. Non ci assicurano l’obiettivo» e «oggi le scorie di una centrale nucleare sono grandi quanto un bidone. Il nucleare è un problema soltanto in Italia. La Germania grazie al nucleare emette tre volte di meno». Inoltre sostiene che il Green Deal per «come è costruito non solo non è fattibile in termini di obiettivi ma anche per alcuni provvedimenti: le case green. Costano 600 miliardi, non sono finanziabili. Nessuno ha spiegato in che modo possono essere finanziate. I nostri eletti si impegneranno per fare una profonda revisione».

 

 

 

Nell’intervista parla inoltre della lista «Siamo Europei» che presenta alle elezioni europee che «spazia da Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore della Difesa, ad Alessandro Tommasi, fondatore di Will, il sito d’informazione più seguito dai giovani. Poi esperti di nucleare come Giuseppe Zollino, Alessio D’Amato sulla sanità, Federico Pizzarotti». Nel programma l’istituzione di un commissario europeo alla difesa chiamato ad «organizzare una forza di reazione rapida europea e poi gestire in maniera sinergica i 240 miliardi spesi dagli Stati membri. Noi siamo la terza potenza militare del mondo ma non abbiamo coordinamento in termini di armamenti e quindi sperperiamo moltissime risorse».

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